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giocatore quidditch
Qst fan-fiction nn parla proprio di Daniel radcliffe...dato che nella mia fan-fiction vekkia, io e daniel andavamo a vivere insieme in una villa cn emma e rupert,qst storia sarebbe tipo un film ke poi noi quattro abbiamo recitato. I personaggi sono:
Rosy: Rossana Annunziata (io)
Fabrizio: Daniel Radcliffe
Alan: rupert Grint
Denise: Emma Watson

Sxo vi piaccia...


[Modificato da RossyDan 25/03/2006 16.14]

25/03/2006 16:14
 
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giocatore quidditch
1 capitolo
23 Luglio 1875

Era una bellissima giornata di metà Luglio, e la nobile tenuta dei Benson brulicava di persone, si festeggiava, infatti, un giorno speciale.
Tre ragazzi stavano passeggiando per il grande parco. Erano Rosy, Denise, ed Alan. I tre erano amici da sempre, ed erano diventati ormai come fratelli. Rosy era la padrona di casa. Era una bellissima ragazza diciottenne: alta, magra con la carnagione ambrata e con boccoli scuri che le ricadevano sulla schiena. Denise aveva la stessa età dell'amica ed era altrettanto bella:alta, magra, con capelli di un biondo ramato e con un sorriso che poteva far impazzire qualsiasi ragazzo. Alan aveva venti anni ed era un giovanotto di una bellezza particolare, aveva capelli rossi e lineamenti simpatici, ma ciò che più colpiva di lui, era la sua dolcezza e la sua bontà d'animo. Alan e Denise erano promessi sposi, e in occasione del loro fidanzamento ufficiale, Cristhabel, la madre di Rosy,aveva organizzato una festa nella loro tenuta.
-E'una festa magnifica! Esclamò Denise.
-Lo sai com'è mia madre. Lei adora organizzare feste, vive per questo. Per il vostro fidanzamento, ha deciso di fare le cose in grande. Disse Rosy.
-Quando organizzerà una festa così per te e Tom? Domandò Alan.
Sentendo quelle parole, Rosy si incupì immediatamente.
Tom era il suo promesso sposo, e lei, a differenza di lui, non l'aveva mai amato. Tom amava Rosy con tutto sé stesso, ma lei sapeva che non avrebbe potuto ricambiare tale sentimento, voleva bene Tom con tutta 'anima, ma non lo amava e non lo avrebbe amato mai.
-Allora? Domandò Alan. -Quando ci sarà la festa in onore di te e Tom?
La voce dell'amico distolse Rosy dai suoi pensieri che rispose:
-Non ne ho idea, e non voglio saperlo.
-Perché dici così? Le domandò Denise.
-Denise non fraintendermi. Tom è un carinissimo ragazzo, ma io non lo amo e non l'ho mai amato. Per me Tom è più come un fratello, non riesco ad immaginarlo come mio marito. Tra noi non si è accesa quella scintilla!
-Cosa intendi per scintilla? Domandò Alan che non aveva capito le parole dell'amica.
Rosy guardò i due amici e disse:
-Come posso spiegarvi. Vedi te e Denise,tra voi due si è subito instaurato un rapporto speciale, voi vi siete amati fin da subito. Io e Tom non siamo come voi. Tra noi due non c'è quel rapporto speciale di amore e di intesa.
-Ma lui ti ama! Esclamò Alan.
-Lo so, ma per me non è affatto così. Tom non è la mia anima gemella.
-Cosa intendi per anima gemella? Le domandò Denise.
Rosy guardò dolcemente l'amica e sospirando disse:
-Per anima gemella intendo quella persona che con un solo sguardo riuscirebbe a capire i miei pensieri, quella persona che darebbe la vita per me, quella persona che mi amerebbe con tutto sé stesso, quella persona a cui potrei donare tutto il mio amore e la mia anima.
Ma non potrò mai trovarla con mio padre che mi ritiene rinchiusa in questa tenuta.
-Rosy tuo padre fa tutto questo per il tuo bene. Disse Denise.
Rosy sospirò, e a questo punto Alan si intromise nella discussione dicendo:
-Rosy, questa anima gemella che tu tanto aspetti non potrà e non dovrà mai arrivare, perché, ti ricordo che tu sei promessa sposa a Tom, e che presto lo sposerai ed imparerai ad amarlo, ne sono sicuro.
-Alan, l'amore non arriva dopo il matrimonio. Le persone dovrebbero unirsi in matrimonio per amore e non per favorire il prestigio della propria famiglia. Ma spero tanto che tu abbia ragione. Ribattè Rosy con voce cupa.
In quello stesso momento i tre amici notarono una gran confusione all'ingresso della villa.
-Cosa sta accadendo? Domandò Denise.
-Credo sia il nuovo stalliere. Doveva arrivare oggi. Rispose Rosy.
-Andiamo a vedere. Sono curioso di conoscerlo, potrebbe anche diventarmi simpatico! Esclamò allegramente Alan.
Quando i tre amici ebbero raggiunto la folla, incontrarono Cristabhel, e così Rosy le domandò:
-Cosa sta accadendo madre?
-E' arrivato il nuovo stalliere, andate da tuo padre che ve lo presenta.
-Buongiorno.
Rosy si girò, e quello che vide le fece sussultare il cuore. Davanti a lei, c'era una creatura meravigliosa; c'era un ragazzo alto dai folti capelli castani e dagli occhi color del cielo, e proprio quegli occhi erano posati su di lei. Quando i loro sguardi si incontrarono, il cuore di Rosy cominciò a battere talmente forte che lei dovette fare un profondo sospiro per riprendere a respirare.
-Lui è Fabrizio. Il nuovo stalliere. Disse Adam, il padre di Rosy.
Le parole del padre risvegliarono Rosy da quel sogno.
-Lui è Alan, lei Denise, e lei è la mia adorata figlia Rosy. Disse Adam rivolgendosi a Fabrizio.
-Piacere di conoscerla. Disse Fabrizio baciandole la mano.
Nello stesso instante in cui le labbra di Fabrizio toccarono la pelle della sua mano, un brivido percorse la schiena di Rosy.
Adam, che sembrava di non essersi accorto di nulla disse:
-Accompagnate Fabrizio alle stalle, in questo modo potrà posare i bagagli e potrà mettersi a proprio agio.
-Sarà fatto. Ribattè sorridente Rosy.
Detto questo Rosy si avviò alle stalle, seguita dai suoi amici e da Fabrizio.
Arrivata alle stalle, Rosy rivolgendosi a Fabrizio disse:
-Eccoci arrivati.
-Grazie mia signora. Disse Fabrizio sorridente.
Rosy ricambiò il sorriso, e avvicinandosi ad un cavallo bianco disse:
-Vedi questo cavallo Fabrizio? Si chiama White, ed è molto importante per me, poiché lo cavalco e lo allevo da quando era un pony; quindi mi aspetto che lo tratti con il massimo della cura. Mi sono spiegata?
Mentre parlava, Fabrizio continuava a fissarla, ed il cuore di Rosy batteva sempre più forte.
-Certo mia signora, sarà fatto. Disse Fabrizio fissandola. Rosy trattenne il suo sguardo, e avrebbe voluto che quel momento non finisse mai. Alan, che si era accorto di tutto, prese Rosy per il braccio e disse:
-Ora è meglio che andiamo. Gli invitati si chiederanno che fine abbiamo fatto.
-Cosa ti è preso!?! Esclamò Denise, una volta che furono fuori alla stalla.
-Cosa intendi dire? Le domandò Rosy confusa.
-Abbiamo notato come guardavi Fabrizio! Sembrava volessi spogliarlo con gli occhi!
Rosy sospirò e disse:
-Denise, Alan, ricordate quando abbiamo parlato dell'anima gemella? Credo che Fabrizio possa esserla.
-Non dire stupidaggini! Esclamò Denise. -Lo conosci da meno di un'ora e già sei innamorata di lui? Se è così è molto pericoloso! Vuol dire che ti innamori del primo ragazzo che passa!
-Non dire così! Esclamò Rosy. -Tu sai che io non sono fatta così e poi non ho detto che sono innamorata di lui, ho solo detto che mi piace, e forse, conoscendolo meglio, potrà nascere qualcosa.
-Questo non accadrà, perché a breve dovrai sposare Tom, e lui ti ama con tutto se stesso. Disse Denise severamente.
-Io non lo amo! Volete capirlo! Esclamò Rosy con le lacrime che cominciarono a rigarle il viso. -Sono costretta da mio padre i questa tenuta senza conoscere il mondo che mi circonda, sono costretta a sposare un uomo che non amo, esclusivamente per favorire il prestigio della mia famiglia. Ma lo capite che questa non è vita! Ho sempre fatto ciò che gli altri mi chiedevano e non ho mai seguito il mio cuore, ed ora, per una volta, per una volta che voglio farlo, mi condannate! Volete capire che io non sono una cosa? Sono fatta di sentimenti esattamente come voi!
Detto questo Rosy, in lacrime, si diresse verso la villa. Alan e Denise si guardarono, ed improvvisamente non ebbero più la voglia di festeggiare.


25/03/2006 16:16
 
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giocatore quidditch
2 capitolo
Quella notte Rosy non riusciva a prendere sonno, il viso di Fabrizio continuava a ronzargli in mente. Si rigirava tra le coperte cercando di cacciare il suo pensiero dalla mente ma non ci riusciva, e quando capì che tutti i tentativi erano vani, decise di andarlo a trovare; si alzò da letto e silenziosamente si avviò alle stalle. Arrivata alle stalle rimase senza fiato: Fabrizio era intento a dare del fieno a White ed era a petto nudo. Rosy poteva vedere gli addominali scolpiti perfettamente e i pettorali disegnati divinamente. Il sudore gli colava sul petto, ed improvvisamente un desiderio irrefrenabile si impadronì di lei. Avrebbe tanto voluto baciarlo passionalmente, avrebbe voluto toccarlo e farlo suo. Improvvisamente Fabrizio si girò e la guardò sorpreso.
-Buonasera Fabrizio. Disse Rosy cercando di trattenersi dall'andare a baciarlo.
Fabrizio si asciugò il sudore sulla fronte con il palmo della mano e disse:
-E' tempo di dire buongiorno ormai, mia signora. Cosa ci fate ad ora tarda nelle stalle?
-Ci vengo sempre. Vengo a trovare White.
Rosy si avvicinò a White e cominciò ad accarezzarlo. Fabrizio senza smettere di guardarla si avvicinò e cominciò ad accarezzare anche lui il cavallo. Quando Rosy sentì il respiro di Fabrizio sul suo collo provò nuovamente quel desiderio irrefrenabile che non aveva mai provato prima d'ora.
-E' un gran bel cavallo.
Le parole di Fabrizio riportarono Rosy alla realtà e così rispose:
-Bhè…sì, è davvero bellissimo. Per me è come un amico, e come quel fratello che non ho mai avuto.
-Cosa vuole dire mia signora? Le domandò confuso Fabrizio.
Rosy sospirò e disse:
-Alla nascita avevo un fratello gemello,il suo nome era Raphael. Sfortunatamente, però, pochi giorni dopo la nostra nascita, a causa di una complicazione respiratoria è morto. Anche se non l'ho mai conosciuto, ho da sempre sentito la sua mancanza, e mio padre ha cercato di colmarlo regalandomi White ed in parte ci è riuscito; quando sono triste,felice o arrabbiata vengo qui e ci parlo, sento che lui mi capisce, ma è, e rimane sempre un animale, e non può capirmi come un essere umano.
Fabrizio stette ad ascoltarla senza interromperla,e quando Rosy ebbe terminato di parlare le domandò:
-Eravate venuta a parlargli stasera?
-Sì. In un certo senso. Ribattè Rosy sorridendo.
-Riguardo cosa?
-Non mi va di parlarne.
-Scusate. Sono stato indiscreto. Disse Fabrizio con rammarico.
-Non preoccuparti.
-Prima avete detto che non potete confidare tutto a White. Come fate, allora, quando avete bisogno di un consiglio?
-Fortunatamente ho due amici fantastici. Alan e Denise. Li conosco da quando eravamo piccolissimi, e ormai sono diventati come fratelli per me, e quindi chiedo spesso consiglio a loro. Ed infine c'è Tom. Disse Rosy sospirando.
-Alan e Denise li ho conosciuti stamattina, ma a quanto ricordo vostro padre non mi ha mai presentato nessun Tom. Disse Fabrizio.
-Non hai conosciuto Tom perché non è venuto alla festa, aveva impegni fuori città. Ribattè Rosy sperando che Fabrizio non gli facesse ulteriori domande.
-E' un altro dei vostri migliori amici? Le domandò lui.
Questa era proprio la domanda che Rosy non avrebbe voluto sentirsi dire.
-No. Tom è… Tom è il mio promesso sposo. Rispose Rosy trattenendo il fiato.
-Ah. Non sapevo che vi sareste dovuta sposare. Disse Fabrizio.
Rosy colse una nota di amarezza nella sua voce e così, cercando di cambiare discorso disse:
-Potresti insegnarmi a lavarlo?
-A chi, a Tom! Esclamò Fabrizio.
-No. Certo che no. Io parlavo di White! Disse Rosy sorridendo.
-Certo mia signora. Disse Fabrizio sorridendo.
Detto questo Fabrizio immerse la spazzola nell'acqua e afferrò la mano di Rosy dicendo:
-Seguite me.
Il tocco della mano di Fabrizio sulla sua, quel tocco leggero che trasmetteva dolcezza e passione contemporaneamente fece accelerare il battito del cuore di Rosy. Quel battito Rosy ormai aveva imparato a conoscerlo molto bene e sapeva anche che significava amore.
I suoi pensieri furono interrotti dai raggi del sole che penetravano dalla finestra, e pensando a suo padre e a cosa avrebbe fatto se l'avrebbe trovata lì in compagnia di Fabrizio,Rosy si girò di scatto e sfiorò le labbra di Fabrizio che rimase immobile. Il tempo sembrava essersi fermato, non esisteva più nessuno. Esistevano solo loro due. Rosy avrebbe tanto voluto baciare Fabrizio, ma si trattenne e disse:
-Ora devo andare. Ci vediamo presto. Disse Rosy, dopodichè uscì dalla stalla.
-Spero molto presto. Sussurrò tra se Fabrizio.





26/03/2006 16:31
 
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giocatore quidditch
3 capitolo
Quella mattina, mentre Rosy si stava vestendo, entrò qualcuno in camera sua, lei alzò gli occhi e vide che era Denise.
-Ciao. Disse lei sorridente.
-Ciao. Rispose Rosy freddamente.
-Mi dispiace per ieri. Disse Denise.
Rosy non rispose e non la guardò neanche in faccia, ma continuò ad allacciarsi silenziosamente le scarpe.
-Sei ancora arrabbiata con me per ciò che è successo ieri? Le domandò preoccupata l'amica.
-Secondo te?
-Mi dispiace per quello che ho detto.
Rosy sospirò e questa volta fissò Denise negli occhi e disse:
-La cosa che più mi ha fatto arrabbiare è stata la bassa considerazione che avete di me e dei miei sentimenti.
Denise si sedette vicino all'amica e disse:
-Io ed Alan non abbiamo affatto una bassa considerazione né di te né dei tuoi sentimenti. Ci è sembrato strano che tu dicessi di amare Fabrizio dopo solo un'ora che lo avevi conosciuto.
-Io non ho detto di amare Fabrizio, ho solo detto che mi piaceva e che forse, conoscendolo e frequentandolo meglio sarebbe potuto nascere qualcosa.
-Tu e Fabrizio non siete adatti a stare insieme. Per prima cosa lui è un servo, e poi tu a breve sposerai Tom.
-Per quanto riguarda Tom, non mi interessa nulla, io non lo amo, e mai lo amerò, quante volte devo dirtelo! E poi il fatto che è un servo è solo una stupidaggine, se due persone si piacciono, devono frequentarsi a prescindere dalla classe sociale.
-Certo che hai una testa dura tu! Esclamò sorridente Denise.
-Fabrizio mi piace davvero tanto. Mi piacerebbe frequentarlo, magari diventare amici, tanto comunque vadano le cose io sposerò Tom, e allora se ce n'è l'occasione con Fabrizio, perchè farsela scappare? Dovrò passare tutta la vita con un uomo che non amo.
Denise la guardò sorridente e disse:
-Va bene. Io ed Alan terremo la bocca chiusa.
Le due amiche si abbracciarono e poi Denise disse:
-Andiamo a fare una passeggiata in giardino.
-Va bene. Disse Rosy, dopodichè con l'amica si diresse in giardino.
-Devo dirti una cosa. Disse Rosy una volta che le due amiche furono fuori in giardino.
-Cosa? Le domandò lei curiosa.
-Ieri notte non riuscivo a dormire e così sono andata alle stalle a trovare Fabrizio.
-Cosa! Esclamò Denise.
-Sono andata da lui. -Non riuscivo a smettere di pensarlo.
-Cosa avete fatto? Le domandò Denise leggermente preoccupata.
-Non preoccuparti, non abbiamo fatto nulla di grave. Abbiamo soltanto parlato. Rispose lei.
-Di cosa?
-Del più e del meno; degli amici, dell'amore, della vita.
-Dell'amore? Gli hai rivelato i tuoi sentimenti? Le domandò Denise preoccupata.
-No, certo che no! Gli ho detto che sono promessa a Tom. Ribattè prontamente Rosy.
-Lui come l'ha presa? Le domandò Denise.
-Male. Appena gli ho detto che mi sposerò con Tom è zittito. Credo di piacergli. Rispose Rosy sorridente.
-Da cosa lo hai capito esattamente?
-Da tutto. Dal modo in cui mi parlava, mi guardava o mi toccava. Credo che mi stia innamorando.
-Rosy ti prego, cerca di non innamorarti. Questa storia si prospetta pericolosa.
-Denise, al cuor non si comanda. Non posso impedirgli di battere.
-Ma alla testa si comanda, e quindi rifletti prima di agire, hai capito? Disse ansiosa Denise.
-Mi sembri mia mamma! Esclamò Rosy sorridendo.
-Non scherzare. Hai capito ciò che ho detto?
-Sì. Ho capito. Rispose Rosy con un tono per niente convincente.
Denise stava per controbattere quando Rosy disse:
-Siamo arrivate alle stalle senza accorgercene! Andiamo a trovare Fabrizio!
-Rosy! Esclamò Denise in tono di rimprovero.
-Dai, solo dieci minuti! Esclamò Rosy in tono supplichevole.
Denise la guardò per qualche secondo ma poi sorridendo disse:
-Va bene. Andiamo. Detto questo Rosy prese Denise per la mano ed insieme stavano entrando alle stalle quando si bloccarono di colpo. Fabrizio stava parlando con qualcuno, le due amiche stettero ad ascoltare.
-White, ho bisogno di parlarti. La mia signora ha detto che ti parla spesso, ed io è proprio di lei che ti voglio parlare. La mia signora Rosy, quanto è bella! I suoi occhi in cui perdersi, le sue mani da stringere e quelle sue bellissime labbra da baciare. Quando ieri sera è venuta qui, avrei tanto voluto baciarla e stringerla forte a me per non farla scappare più, ma lei se n'è andrà, lei sposerà quel Tom, ed io rimarrò nuovamente solo.
-Hai visto. Te l'avevo detto. Sussurrò Rosy a Denise.
-Shhhh. Disse lei. -Stiamo ad ascoltare.
-Il problema non è solo lei. Da tempo ormai la mia vita è cambiata, è come se fossi destinato ad amori impossibili. Non ce la faccio più! Non ce la faccio a trattenere i miei sentimenti per lei, potrei innamorarmi nuovamente, e questo non deve accadere perché soffrirei ancora, e non lo sopporterei.
-Di cosa sta parlando? Ha avuto un'altra ragazza? Domandò Rosy all'amica.
-Cosa vuoi che ne sappia! Rispose lei.
Improvvisamente Fabrizio scoppiò in lacrime, e così Rosy disse:
-Entriamo. Detto questo entrò nelle stalle in compagnia dell'amica.
-Buongiorno Fabrizio. Dissero le due amiche in coro.
Fabrizio si girò, e quando Rosy vide che aveva il viso rigato di lacrime, si sentì male, avrebbe tanto voluto andare ad abbracciarlo per consolarlo, ma si limitò a dire:
-Stavi piangendo Fabrizio?
-No, non è niente mia signore. Rispose lui asciugandosi le lacrime. -Avete bisogno di qualcosa? Domandò poi.
-No. Sono venuta a trovarti. Ti dispiace?
-Certo che no mia signora! A me fanno molto piacere le vostre visite.
-Se è così verrò a trovarti più spesso.
In quello istante le porte delle stalle si aprirono, ed entrarono Alan e Tom.
-Buongiorno nostre adorate ragazze! Esclamarono i due in coro.
-Buongiorno. Risposero Rosy e Denise.
Tom si avvicinò a Rosy e la baciò. Fabrizio rimase immobile, sembrava che lo stomaco gli fosse sprofondato ai piedi.
Denise che si era accorta della situazione disse:
-Come mai qui?
-Adam ci ha detto che eravate qui. Dato che Kate ed Eric, i genitori di Tom, sono venuti a trovare Adam e Cristhabel per parlare dei preparativi della festa e del matrimonio, Tom ne ha approfittato per venire a trovare Rosy.
-Tuo padre ci ha detto che forse eravate qui. Non vedevo l'ora di vederti, mi sei mancata tanto. Disse Tom accarezzando Rosy. Lei fece un sorriso forzato e disse:
-Tom, volevo presentarti Fabrizio, il nuovo stalliere.
Tom guardò Fabrizio e porgendogli la mano disse:
-Piacere Tom.
Fabrizio strinse la mano e disse:
-Piacere Fabrizio. Ho molto sentito parlare di lei.
-Spero in bene!
-Naturalmente! Esclamò Fabrizio facendo finta di sorridere.
Tom sorrise e Fabrizio ebbe improvvisamente il desiderio di dargli un pugno in faccia.
-Ora dobbiamo andare. Disse Alan.
-Allora arrivederci Fabrizio. Disse Tom, dopodichè afferrò Rosy per la mano e la portò via.

28/03/2006 17:39
 
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giocatore quidditch
capitolo 4
Usciti dalle stalle Alan e Denise dissero:
-Noi dobbiamo tornare a casa. Ci vediamo domani.
-Ciao. Risposero Tom e Rosy in coro.
Quando i due furono rimasti soli, Tom rivolgendosi a Rosy disse:
-Che bello, tra poco ci sarà la nostra festa di fidanzamento e poi il matrimonio. Sono eccitatissimo all'idea di passare tutta la vita con te.
-Anche io. Rispose Rosy in tono diffidente.
-Che entusiasmo! Il mio cane è sicuramente più entusiasta di te! Esclamò lui rabbioso.
-Sono felicissima Tom. Credimi. Il fatto è che non mi sento tanto bene.
-Non dire stupidaggini!! Il fatto è che a te non te ne importa nulla. Tu non mi ami. Esclamò Tom.
Era la milionesima volta che lei e Tom affrontavano questo discorso, e così Rosy sospirando disse:
-Tom, io ti ho sempre detto che ti voglio un bene dell'anima, ma...
-Ma non mi ami. Concluse Tom sospirando.
-Ti ho sempre detto che ti vedo esclusivamente come un fratello e niente di più.
-Rosy, io e te tra pochi mesi ci sposeremo e andremo a vivere insieme, tu dovrai imparare ad amarmi! Esclamò lui con le lacrime agli occhi.
-Lo so, e cercherò di farlo, ma non posso costringere il mio cuore a battere per qualcuno che non amo.
-Rosy, mica ami qualcun altro? Le domandò Tom in tono preoccupato.
-No, nient'affatto. Disse Rosy sapendo che quella era la bugia più grande che avesse mai detto.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Da quel giorno Rosy pensò molto alle parole di Tom e dei suoi amici, e dopo lunghe riflessioni, aveva deciso di dimenticare Fabrizio, ma nonostante i suoi sforzi non ci riusciva. Ogni volta che lo vedeva, quel battito familiare ritornava, e ogni giorno, l'amore che Rosy provava nei confronti di Fabrizio, aumentava. Una notte però, accade qualcosa che rese Rosy più triste di come non lo fosse mai stata in vita sua.
Era una notte piovosa e lei e Fabrizio stavano parlando nelle stalle, come facevano ogni notte da tanto tempo ormai, quando si sentì il fragore di un tuono, e Rosy istintivamente cercò riparo tra le braccia di Fabrizio. Quando Fabrizio sentì il corpo di Rosy tra le sue braccia, inizialmente rimase immobile, ma poi lo stinse forte a sé; assaporò il suo profumo, ed un desiderio irrefrenabile si impadronì di lui.
-Ti amo. Disse Rosy improvvisamente.
Sentendo quelle parole, Fabrizio rimase senza fiato, e si divincolò immediatamente dall'abbraccio.
-Cosa?!? Esclamò confuso.
Rosy, confusa e preoccupata delle parole che aveva appena pronunciato disse:
-Perché reagisci così?
-Perché lei, mia signora, ha appena detto di amarmi.
-Sì, è così. Cosa c'è di male? Pensavo che anche tu provassi lo stesso per me. Non è così?
Quel ti amo che Rosy aveva pronunciato, quel ti amo che Fabrizio aveva desiderato da tempo farsi dire da lei, lo riportarono in una terra lontana e in un tempo che ormai non gli apparteneva più, e così disse:
-No mia signora. Non è così.
Rosy rimase immobile, qualcosa dentro di lei si spezzò. Una lacrima le rigò il viso, e con voce soffocata disse:
-Ma…ma io pensavo che tu mi amassi; gli sguardi, le attenzioni, le parole che ti ho sentito dire a White…
Fabrizio rimase per un attimo interdetto da quest'ultima confessione, ma poi disse:
-Mia signora, mi dispiace di averla illusa, ma io non vi amo, il mio cuore appartiene e apparterrà per sempre ad una sola persona.
-Tu sei innamorato di un'altra ragazza? Gli domandò Rosy con le lacrime che le rigavano il viso.
-Sì. E' così. Rispose prontamente Fabrizio.
Rosy non poteva credere alle proprie orecchie. L'unica cosa che riuscì a dire fu:
-Credo che non mi vedrai mai più in queste stalle. Addio.
-Mia signora aspettate. Lasciate che vi spieghi. Disse Fabrizio.
-HO DETTO ADDIO!!! Urlò Rosy tra le lacrime, dopodichè scappò via.
Fabrizio si accasciò a terra e tra le lacrime disse:
-White, io amo Rosy, la amo con tutto me stesso, ma non riesco a dimenticare Emily, e poi ormai sono un servo. Non è come due anni fa. Ormai è cambiato tutto.



31/03/2006 18:46
 
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giocatore quidditch
Capitolo 5( mi raccomando commentate, ci tengo)
La mattina dopo, Rosy,Denise ed Alan erano a passeggiare in giardino. Più guardavano l'amica, più Denise ed Alan si accorgevano che qualcosa non andava così Denise le chiese:
-Come mai hai gli occhi gonfi e arrossati?
-Ho pianto. Ribattè lei prontamente.
-Perché? Le domandò preoccupato Alan.
-Non mi va di parlarne. Disse lei cupamente.
-Rosy, noi siamo i tuoi migliori amici, se non ne parli con noi con chi altro vuoi parlarne! Esclamò Denise.
Rosy sospirò e disse:
-Ieri notte sono andata alle stalle a trovare Fabrizio come facevo da tempo. Mentre stavamo parlando si è sentito il fragore di un tuono, ed io istintivamente ho cercato riparo tra le sue braccia, e l'ho abbracciato. Sentire le sue braccia intorno al mio corpo, è stato fantastico, e così, presa dalla situazione gli ho rivelato i miei sentimenti, convinta che anche lui provasse lo stesso.
Le lacrime cominciarono a rigare il viso di Rosy e così Denise le domandò:
-Cosa è accaduto dopo?
-Dopo. Continuò Rosy tra le lacrime. -Dopo, lui ha detto che non mi ama e che il suo cuore appartiene ad un'altra. Io però non capisco. Gli sguardi, le attenzioni, le parole a White.
-Le parole a White? Domandò Alan confuso.
Questa volta fu Denise a rispondere:
-Quel pomeriggio, quando tu e Tom ci siete venuti a trovare nelle stalle, prima della vostra visita avevamo sentito Fabrizio mentre parlava con White.
-Cosa gli ha detto? Le domandò Alan, incuriosito sempre di più da quel racconto.
-Gli ha detto che si stava innamorando di Rosy. Una cosa strana però l'ha detta. Disse improvvisamente Denise, come folgorata da qualcosa.
-Cosa? Le domandò curiosa Rosy.
-Ricordi quando ha detto che non poteva più innamorarsi perché aveva già sofferto in passato? Forse c'entra questa ragazza di cui parla.
-Hai ragione. Rispose Rosy sollevata. -Però questo non spiega il perché mi abbia detto di non amarmi. Se mi amava veramente mi avrebbe detto la verità.
-Non dire così. Disse Alan. -Non potrai mai saperlo.
-Ormai non importa. Voglio dimenticare Fabrizio, tanto fra poco dovrò sposare Tom. Disse Rosy sospirando.
-So cosa potrebbe tirarti su di morale. Disse Alan sorridendo.
-Cosa? Domandò Rosy curiosa.
-Cavalcare.
-Prendi White e andiamo a cavalcare. Ti sentirai meglio. Disse Denise.
-Va bene, ma non mi va di andare alle stalle. Prendetelo voi per me. Vi aspetto qui.
-No Rosy. Disse Denise. -Non abbatterti. Ora vieni con noi alle stalle, e dimostri a Fabrizio che puoi vivere anche senza di lui.
Rosy si asciugò le lacrime, fece un gran respiro e disse:
-Va bene. Andiamo.
I tre amici si avviarono alle stalle, e quando arrivarono, Rosy ebbe un tuffo al cuore nel vedere Fabrizio. Era bello e splendente come sempre. Vedendolo, Rosy avrebbe voluto piangere, chiedergli perché gli stava procurando tanta sofferenza.
Fabrizio che stava dando del fieno ai cavalli e quando sentì qualcuno entrare si girò. Vedendo Rosy rimase immobile.
Per un secondo Rosy trattenne il suo sguardo, ma poi freddamente disse:
-Fabrizio. Prepara White e altri due cavalli.
-Subito mia signora. Rispose lui.
Mentre Fabrizio preparava i cavalli, Rosy osservò le sue braccia muscolose, e le ritornarono alla mente quelle braccia intorno al suo corpo, quel tocco leggero e passionale nello stesso tempo.
Denise che si era accorta di tutto, si avvicinò all'amica e le sussurrò nell'orecchio:
-Non lo guardare così. Se ne accorgerà.
-Non ce la faccio. Mi piace troppo. Ribattè lei.
-Tu non fartelo piacere. Sussurrò Alan che si era intromesso nella discussione.
-Vi sembra facile?
I tre amici furono interrotti da Fabrizio che disse:
-I cavalli sono pronti mia signora.
Senza una parola i tre amici salirono sui cavalli e se ne andarono via.
Appena Rosy sentì il vento sul viso, lasciò scendere le lacrime ed accelerò. Amava Fabrizio più di qualsiasi altra cosa , ma la verità era che lui non l'amava e non l'avrebbe mai fatto. Il suo cuore apparteneva ad un'altra ragazza. Chissà chi era quella fortunata ragazza che aveva rubato il cuore di Fabrizio. Il solo pensiero di Fabrizio che baciava qualcun'altra faceva ribollirle il sangue nelle vene, così abbracciò forte White e tra le lacrime disse:
-Portami via White. Portami via da tutto e da tutti!
Rosy non sentì nemmeno le voci di Alan e Denise che preoccupati le gridavano di fermarsi, l'unica cosa a cui pensava era Fabrizio, il suo amato Fabrizio.
Improvvisamente White si fermò, e Rosy si guardò intorno. Era arrivata in una gran valle verde, con una gigantesca quercia che la sormontava.
Rosy scese dal cavallo, ed in lacrime, si sedette ai piedi della grande quercia; come poteva Fabrizio farla soffrire in quel modo?
Improvvisamente sentì il tocco di una mano sulla propria spalla, si girò e vide che era Fabrizio.
-Cosa ci fai qui? Gli domandò sorpresa.
-Vi ho seguita. Rispose lui.
-Perché? Gli domandò lei.
-Ho bisogno di parlarle. Rispose lui seriamente.
-Cosa devi dirmi. Devi parlarmi della tua amata? Disse lei sarcasticamente.
-Rosy non fare così! Esclamò lui.
-Ah! Adesso mi dai anche del tu! Esclamò lei.
-Ti dispiace? Le domandò lui.
Rossana sospirò e disse:
-No. Non mi importa. Non mi importa più di niente ormai.
-Vorrei parlarti di ciò che è successo ieri.
-Io non ne ho nessuna voglia. Ribattè Rosy con le lacrime che ancora le rigavano il viso.
-E' davvero importante. Disse Fabrizio.
-Parla allora.
Fabrizio fece un gran respiro e disse:
-Rosy, ti amo anche io.
Rosy rimase interdetta da questa confessione. Avrebbe voluto girarsi e abbracciare forte Fabrizio, ma l'orgoglio prese il sopravvento così si limitò a dire:
-Non mi è sembrato da quello che hai detto ieri.
-Io amo te, ma amo anche un'altra ragazza e l'amerò per sempre.
-Non si possono amare due persone contemporaneamente. Disse Rosy.
Fabrizio fece un ulteriore respiro e poi disse:
-Devi sapere che io appartenevo ad un nobile casato Siciliano, e che ero promesso sposo ad una ragazza, Emily.
Nel pronunciare quel nome Fabrizio si fermò, come assalito improvvisamente da mille ricordi, ma poi continuò dicendo:
-Emily era fantastica, l'ho amata fin dalla prima volta che l'ho vista. Quei suoi lunghi capelli biondi, quei suoi magnifici occhi azzurri non li dimenticherò mai. Ci conoscevamo fin da piccoli, ed abbiamo passato tutta l'infanzia e l'adolescenza insieme. C'era una cosa che però ostacolava il nostro amore.
-Cosa? Gli domandò Rosy, incuriosita sempre di più da quel racconto.
-Mio zio. Lui era un uomo vile e crudele, e voleva Emily a tutti i costi. Voleva che niente ostacolasse il suo obbiettivo.
-Cioè? Gli domandò nuovamente Rosy.
-Quello di sposare Emily. Rispose Fabrizio cupo.
-Ma lei era una ragazzina! Esclamò sconvolta Rosy.
-Lo so. Ma lui si era un uomo pazzo, e niente poteva fargli cambiare idea.
-Poi cosa è successo?
Una lacrima rigò il viso di Fabrizio che continuò dicendo:
-Il giorno del nostro matrimonio, rapì Emily e la uccise.
-Oh mio Dio! Esclamò Rosy turbata da tale racconto.
-Ricordo ancora lui che entrava in chiesa con Emily tra le braccia. Ricordo il magnifico vestito bianco di lei macchiato di sangue. Ricordo mio zio che accasciava Emily per terra e che rivolgendosi a me disse:
-L'unico che può stare insieme a lei sono io. Detto questo prese un pugnale e si uccise.
Le lacrime cominciarono a rigare il viso di Fabrizio, e così Rosy lo abbracciò forte e disse:
-Mi dispiace tanto! Non avrei mai potuto immaginarlo! Esclamò Rosy abbracciandola.
Fabrizio si divincolò dall'abbraccio e disse:
-Mi dispiace di averti fatto soffrire così tanto.
-Non è niente in confronto alla tua sofferenza. Come sei finito qui a fare lo stalliere? Disse Rosy.
-Sono stati i miei genitori a portarmi qui. Devi sapere che mia madre e tuo padre erano promessi, ma a differenza di tuo padre, mia madre non lo amava. Ed è per questo che pochi giorni prima del loro matrimonio, mia madre scappò con un ragazzo che poi sarebbe diventato suo marito e di conseguenza mio padre. Dopo ciò che accadde ad Emily, io non uscì più di casa, rimanevo in camera mia a piangere tutto il giorno. I miei genitori hanno tentato tutto per farmi distrarre, ma quando hanno capito che tutti i tentativi erano vani, hanno deciso di mandarmi qui, da tuo padre. Lui ha accettato, ma alla condizione che io avessi fatto lo stalliere.
-Questo vuol dire che mio padre sa che tu sei un nobile e ti tratta come un servo qualunque? E' un verme! Esclamò Rosy.
-Rosy non dire così. Se non fosse stato per tuo padre, io ora mi ritroverei solo, più di come lo sono ora.
Una lacrima gli rigò il viso. Rosy l'asciugò e disse:
-Tu non sei solo. Tu hai me.
Le loro labbra erano vicinissime, così Fabrizio disse:
-Dopo la morte di Emily, credevo di non potermi più innamorare, ma con te è cambiato tutto. Con te il mio cuore ha ricominciato a battere.
Rosy lo guardò e lo baciò dolcemente. Entrambi provarono una sensazione del tutto nuova, l'amore li avvolse e niente più.



03/04/2006 18:54
 
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Capitolo 6
Quando, Rosy e Fabrizio rientrarono nella villa, era ormai sera.
-Sono stato davvero bene. Disse Fabrizio a Rosy accarezzandola.
-Anche io. Rispose lei.
-Ma ora… Disse Fabrizio come per cominciare un discorso, ma poi si fermò immediatamente.
-Cosa? Gli domandò Rosy.
-Ma ora io e te cosa siamo?
Rosy sospirò e disse:
-Stiamo insieme.
-Ma tu dovrai sposare Tom! Esclamò Fabrizio.
-Lo so, ma io non lo amo e mai lo amerò. Io amo te e con te voglio stare.
-Quindi siamo amanti? Le domandò Fabrizio.
-Sì. Dobbiamo accontentarci di questo. Rispose Rosy.
-Quindi dobbiamo vederci di nascosto?
-Sì. Credo proprio di sì. Dobbiamo stare attenti a non farci scoprire da mio padre. Se ci scopre ci uccide!
Fabrizio sospirò, e così Rosy disse:
-Se non te la senti posso capirlo.
Fabrizio si avvicinò a Rosy, la baciò dolcemente e poi disse:
-Io ti amo e voglio stare con te, niente e nessuno me lo impedirà.
Rosy sorrise, baciò nuovamente Fabrizio e poi disse:
-Ora devo andare. Si è fatto tardi. Ci vediamo domani.
-Non vedo l'ora. Disse Fabrizio sorridendo.
Rosy lo guardò come per assicurarsi che non fosse tutto un sogno e poi se ne andò. Quando Rosy se ne fu andata, Fabrizio aprì il suo baule, ne prese una carta da lettere e cominciò a scrivere:
"Caro padre e cara madre,
Scusate se fino ad ora non vi ho scritto, ma ho avuto molto da fare. Qui mi trovo molto bene. Il signore e la signora Benson sono molto gentili con me, ed ho anche trovato nuovi amici.
C''è Alan che ha la mia stessa età, Denise che è una bellissima ragazza di diciotto anni e poi c'è Rosy, la mia dolce Rosy. Rosy come voi sapete è la figlia del signor Adam e della signora Cristabhel, ed io me ne sono innamorato. ed anche lei prova lo stesso per me. Tra poco dovrà sposarsi, ma abbiamo iniziato una relazione clandestina. Vi prego non giudicateci, io l'amo, l'amo con tutto me stesso. Lei riesce a farmi sorridere, riesce a farmi sentire sereno e in pace con me stesso. Quando sono solo con lei, non esiste più nessuno, ma esistiamo solo noi due. Dopo la morte di Emily credevo che non avrei mai potuto più amare nessun' altra, ma con Rosy è cambiato tutto. Lei mi ha fatto riassaporare la felicità, mi ha fatto riscoprire l'amore... Spero in una vostra risposta al più presto.
Vostro figlio Fabrizio."

Fabrizio piegò accuratamente la lettera, la richiuse in una busta, scrisse l'indirizzo dei suoi genitori ed uscì dalle stalle, andò nel grande salone e mise la lettera tra le altre missive che sarebbero state spedite l'indomani. Stava uscendo dalla stanza, quando entrò Adam.
-Buonasera signore. Disse Fabrizio.
-Buonasera Fabrizio. Rispose lui. Detto questo si avviò anche lui al vassoio delle missive e vi mise una sua lettera, quando poi, vide la lettera di Fabrizio domandò:
-Questa lettera è per i tuoi genitori?
-Sì signore. Rispose Fabrizio.
-Come sta tua madre? Gli domandò Adam cercando di sembrare indifferente.
-Bene signore. Rispose Fabrizio.
-Mi fa piacere.
Fabrizio annuì a stava per andarsene, quando Adam disse:
-Oggi non eri alle stalle come mai?
Fabrizio si bloccò.
-Allora? Gli domandò Adam.
-Sono andato in paese a fare alcune compere, serviva altro fieno per i cavalli. Rispose Fabrizio trattenendo il fiato.
-Bene. Ma la prossima volta avvertimi quando ti allontani dalle stalle. Ribattè Adam.
-Si signore. Rispose Fabrizio.
Adam lo guardò severamente ma poi disse:
-Ora puoi andare.
Fabrizio fece un inchino e poi uscì dal salone. Quando non fu più sotto la vista di Adam fece un sospiro di sollievo, aveva rischiato di farsi scoprire. Non sapeva però che ci sarebbero state bugie assai peggiori di quelle.

05/04/2006 19:07
 
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Capitolo 7
Da quel giorno c'era sempre più fermento nella grande villa, tutti i servi sapevano ormai della storia tra Rosy e Fabrizio, andavano avanti e indietro chiedendo a chiunque se sapessero qualche novità. La storia clandestina di Rosy e Fabrizio era divenuto il maggior divertimento della servitù di casa Benson. Anche Adam si era accorto di questo cambiamento.
-La servitù si comporta in modo strano ultimamente. Disse un pomeriggio Adam alla moglie mentre, insieme stavano bevendo il tè in salotto.
-Cosa vuoi dire? Gli domandò lei.
-Li vedo sovraeccitati, bisbigliano, vanno avanti e indietro senza fermarsi, chiamandosi fra di loro, e poi, quando io mi avvicino o smettono immediatamente di parlare o si allontanano.
-Saranno eccitati per il matrimonio di Rosy e Tom. Ribattè lei tranquilla.
-Non so. Questa situazione non mi convince.
-Non fare il sospettoso come sempre! Esclamò Cristabhel. -Non potrebbe esserci un momento più bello per la nostra famiglia. Rosy tra poco si sposerà con il figlio di un importantissimo industriale, e tu, finalmente potrai entrare i società con i McIllan.
-Lo so, e sono molto felice, ma non riesco a convincermi, anche Rosy è diversa ultimamente. E' sempre allegra e solare.
-Ed il fatto ti dispiace? Avrà accettato il fatto di sposarsi con Tom. Disse Cristabhel.
-Se lo dici tu! Disse Adam rassegnato, dopodichè prese la sua tazza e cominciò a sorseggiare il tè, con la mente che ancora vagava: "qualcosa di strano sta accadendo, ed io lo scoprirò."
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Nel frattempo Rosy, Fabrizio, Alan e Denise erano in giardino.
-Allora state insieme? Gli domandò Alan.
-Rosy guardò Fabrizio e rispose:
-In un certo senso.
-Con Tom come farai? Le domandò Denise.
-Non ne ho idea. Lo rivedrò alla festa di fidanzamento che si terrà tra poco e poi al matrimonio.
Sentendo quelle parole Fabrizio non riuscì a trattenere un gemito, Rosy si limitò a stringergli la mano.
I genitori di Rosy si affacciarono al balcone e così, lei, rivolgendosi a Fabrizio disse:
-E' meglio che ora tu vada. Ci vediamo stanotte alle stalle.
-Ti aspetto. Le sussurrò lui sorridendo.
-Rosy vieni un attimo! Gridò il padre.
-Subito padre! Rispose lei, dopodichè salutò gli amici e raggiunse i genitori.
-Dite. Disse rivolgendosi ai genitori una volta che li ebbe raggiunti.
-Cosa ci fai con quello stalliere? Le domandò la madre.
-Niente madre. Siamo solo amici, vi dispiace?
-Non dire bugie. Abbiamo visto come gli tenevi la mano. Disse il padre in tono rabbioso.
Da quando Fabrizio gli aveva rivelato ciò che il padre gli aveva fatto, Rosy non riusciva a sopportare neanche la sua voce, così disse:
-Io l'amo padre.
-Cosa!! Lui è un servo! Tom è il tuo promesso sposo. Tu devi amare Tom! Gridò il padre paonazzo in viso.
Rosy lo guardò impassibile e disse:
-Padre voi sapete che Fabrizio Elgar non è uno stalliere, e d'amore non ne sapete niente. Non siete voi che avete sposato una donna che non amate?
Gli occhi di Adam si iniettarono di sangue, diede uno schiaffo a Rosy e gridò:
-Vattene in camera tua sgualdrina!
Fabrizio assistette a tutta la scena.

06/04/2006 19:05
 
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Capitolo 8
Quella notte Rosy scese alle stalle come sempre e trovò Fabrizio che stava accarezzando White. Gli si avvicinò e lo abbracciò, ma lui si divincolò e disse:
-Credo che stiamo commettendo un errore.
-Cosa vuoi dire? Gli domandò lei preoccupata.
-Quel bacio, la nostra relazione, daranno origine ad una rivoluzione! Esclamò Fabrizio.
-Se mai questa rivoluzione scoppierà, noi la combatteremo insieme. Disse Rosy accarezzandolo.
-No Rosy. Io sono un servo, i tuoi genitori non approverebbero, e poi tra poco dovrai sposare Tom. Disse Fabrizio allontanandole la mano dal viso.
Rosy lo guardò dritto negli occhi e disse:
-Tu non sei un servo, e poi a me non mi interessa né di Tom né dei miei genitori!
Fabrizio abbassò lo sguardo e disse:
-Rosy non ce la farei a vivere nella menzogna. E' meglio che la finiamo qui.
Le lacrime cominciarono a rigare il viso di Rosy, e lei, con la voce incrinata dalle lacrime disse:
-Questo vuol dire che mi lasci, e farai finta che tra di noi non sia accaduto nulla?
-Sì. Rispose debolmente Fabrizio.
Rosy lo guardò scioccata e rimase immobile senza avere il coraggio di muoversi.
Fabrizio le si avvicinò e disse:
-Rosy non fare così. Mi fai stare male.
Rosy accecata dalla rabbia disse:
-Ti faccio stare male! Tu non pensi al male che stai facendo a me ora! Emily è morta, vuoi capirlo! Non puoi aggrapparti ad un ricordo ed impedire di amare e lasciarti amare! Detto questo Rosy fece per andarsene.
Le parole di Rosy rimbombavano nella mente di Fabrizio "Non puoi aggrapparti ad un ricordo ed impedire di amare e di lasciarti amare!" , e così afferrò Rosy per un braccio e disse:
-Non andartene
Quando Rosy si girò Fabrizio vide che teneva il viso rigato di lacrime, così le asciugò le lacrime e la baciò appassionatamente. Rosy sentiva che quel bacio era diverso, c'era più passione e più amore. Fabrizio la distese su di un cumulo di fieno. Si tennero stretti e Fabrizio sentiva i loro cuori battere insieme attraverso gli abiti. Alzando il braccio, le infilò la mano nella camicia di notte, attraverso lo spazio tra i bottoni. Sentendo le mani di Fabrizio che si muovevano in quel modo, Rosy ebbe paura. Non era mai andata oltre il bacio.
-Ho paura. Disse.
Fabrizio l'accarezzò e disse:
-Non preoccuparti, lasciati guidare dal mio amore.
Rosy sospirò leggermente, e così Fabrizio l'abbracciò forte. Molto dolcemente Rosy gli accarezzò il corpo, mosse la mano lungo il suo petto muscoloso, il suo stomaco piatto e lo baciò. Fabrizio la spogliò. Slacciò ogni bottone, ogni laccio, fermandosi a baciare ogni centimetro di pelle. Lei si contorse al suo tocco leggero , e gli slacciò i pantaloni. Fabrizio li lasciò scivolare via ed in poco tempo si ritrovarono nudi, l'una tra le braccia dell'altro.
Lui la baciò al lungo e dolcemente. Pensava a tutte le sue insicurezze, a com'erano fuori luogo in quel momento. Non esisteva più né Emily né suo zio; esistevano solo loro due. Le braccia di Rosy lo circondarono, mentre si inginocchiava su di lui. Quella ragazza aveva fatto tanto per lui, l'aveva amato come nessuna altra, aveva pianto e sofferto per lui, ed ora non sarebbe più accaduto, ora lei avrebbe solo dovuto sorridere.
Rosy vedeva il mondo in modo diverso grazie a lui, grazie a come l'aveva toccata. Lo toccò lei adesso. Guidandolo dentro di sé provò una fortissima emozione, un'emozione che non aveva mai provato prima, e avrebbe voluto che durasse per sempre.
-Fabrizio… Sussurrò lei.
-Ti amo Rosy. Disse lui.
I loro sguardi si incontrarono e si sostennero. In qualche modo rotolarono, trovandosi a fianco a fianco, ancora uniti, muovendosi con un movimento che a Rosy ricordava quello delle onde del mare, chiuse gli occhi e sentì avanzare l'ondata dell'amore. Vennero l'una tra le braccia dell'altro, tenendosi stretti, mentre sopraggiungeva l'oscurità.
-Stringimi. Disse lei.
-Sì. Gli sussurrò lui. -Non ti lascerò mai più. D'ora in poi staremo sempre insieme.



13/04/2006 11:08
 
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Capitolo 9

La mattina dopo, Rosy e Fabrizio si svegliarono abbracciati.
-Credi ancora che stiamo sbagliando? Gli domandò Rosy.
-Certo che no! Esclamò Fabrizio baciandola.
Rosy sorrise, e vide a terra una foto, la prese e vide che ritraeva un uomo e una donna. La donna era bellissima , ma l'uomo era identico a Fabrizio, se non per la barba nera.
-Sono i miei genitori. Disse lui.
-Tuo padre è identico a te! Esclamò Rosy.
-Lo so, me lo dicono tutti. Dicono che sarò così quando avrò la sua età. Ribattè lui sorridendo.
-Credo proprio che abbiano ragione!
-Ho anche una foto di Emily. La vuoi vedere? Le domandò Fabrizio.
-Sì. Rispose Rosy curiosa.
Fabrizio si alzò un attimo. Il cuore di Rosy si bloccò, Fabrizio, infatti, era completamente nudo. Era stupendo, e lei ancora non poteva credere di aver fatto l'amore con lui. Quando Fabrizio tornò sotto le coperte, aveva in mano una foto. Rosy la prese e vide che ritraeva una bellissima ragazza bionda e dagli occhi azzurri.
-Era bellissima! Esclamò Rosy con sincerità.
-Sì, lo era. Disse Fabrizio sospirando.
-L'amavi? Gli domandò Rosy.
-Sì. Moltissimo. Rispose prontamente lui.
Rosy sospirò, e così Fabrizio disse:
-Senti Rosy, quando Emily è morta, credevo che mai avrei amato un'altra ragazza come ho amato lei, ma quando ti ho rivisto quella mattina, quando tuo padre ci ha presentato, quando i nostri sguardi si sono incrociati, ho capito che potevo amare ancora una volta.
Rosy lo baciò e disse:
-Promettimi una cosa Fabrizio.
-Qualunque cosa amore mio. Ribattè lui.
-Promettimi che staremo sempre insieme, qualunque cosa succeda.
-Promess…
Fabrizio non potè neanche finire di terminare la frase perchè Adam, irruppe nella stalla, e vedendo i due abbracciati salì su tutte le furie. I suoi occhi iniettati di sangue, si posarono prima su Rosy e poi su Fabrizio.
-Come hai osato! Urlò rivolgendosi al ragazzo. -Come hai osato toccare la mia Rosy!
-Io non sono di vostra proprietà! Urlò lei.
A quelle parole Adam si avvicinò alla figlia e la spinse, lei, per coprirsi afferrò il lenzuolo rivelando le nudità di Fabrizio.
A questa scena Adam diede prima uno schiaffo alla figlia e poi cominciò a picchiare Fabrizio. Rosy si alzò, si avvicinò al padre e afferrandogli un braccio urlo:
-Padre smettetela per favore! Adam si girò e vedendo la figlia in lacrime lasciò Fabrizio e disse:
-Tu, lurido verme, se ti azzardi ancora una volta ad avvicinarti a Rosy, ti ammazzò. Andiamo! Esclamò poi rivolgendosi alla figlia. Rosy si voltò e a bassa voce disse:
-Vengo dopo.
Fabrizio annuì e cercò di sorridere, ma non ci riuscì per via del dolore che gli provocavano le ferite ancora fresche.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
-COME HAI POTUTO FARE L'AMORE PRIMA DEL MATRIMONIO, E PER GIUNTA CON UN SERVO! Urlò furioso Adam una volta che furono giunti in camera di Rosy.
Rosy non rispose, era ancora troppo sconvolta per ciò che era accaduto.
-RISPONDI! Esclamò Adam.
Rosy trasalì e tra le lacrime disse:
-Io l'amo padre, e lui ama me.
-LUI NON TI AMA, LUI AMA I TUOI SOLDI!
-Non dite così! Esclamò Rosy. -Sapete che non è così!
-INVECE E' COSI'! E' SOLO UN SERVO!
Rosy accecata dalla rabbia disse:
-Padre lui non è un servo e voi lo sapete! Ha solo la colpa di essere il figlio di colei che avete amato e che vi a rifiutato, e di assomigliare tremendamente a colui che ve l'ha portata via!
A quelle parole Adam si ammutolì, rimase in silenzio, e così Rosy disse:
-Vi prego padre fateci vivere questa magnifica storia d'amore.
-Mai e poi mai! Esclamò Adam. -Tra poco sposerai Tom, e vivrai felicemente con lui.
-Voi sapete che con Tom non sarò mai felice. Fabrizio è colui che potrebbe regalarmi una vita felice. Voi sapete cosa vuol dire vivere accanto ad una persona che non si ama, vi prego non fatemi vivere ciò che state vivendo voi, non lo sopporterei!
Adam guardò la figlia e disse:
-Imparerai ad amare Tom come io ho imparato ad amare tua madre. Disse Adam, dopodichè uscì dalla stanza.
Rosy rimase da sola e scoppiò i lacrime, ma improvvisamente entrarono Alan e Denise, che appena videro l'amica in quello stato esclamarono:
-Cosa ti è successo?
Rosy li guardò e disse:
-Sedetevi. E' una storia lunga.
Quando i due amici si furono seduti accanto a lei, Rosy disse:
-Ieri sera sono andata alle stalle di Fabrizio come sempre, e tra noi è scoppiato un litigio perché lui voleva che tra di noi finisse tutto per paura di ciò che sarebbe potuto accadere.
-Vi siete chiariti? Le domandò Alan.
-Sì, e in un modo molto speciale. Rispose Rosy sorridendo.
-In che senso? Le domandò curiosa Denise.
-Abbiamo fatto l'amore. Rispose lei.
-Cosa?!? Esclamarono i due amici in coro.
-Sì. Abbiamo fatto l'amore, l'abbiamo fatto su di un letto di fieno,ed è stato bellissimo. Non riesco a spiegare a parole ciò che ho provato. Ma la nostra felicità non è durata a lungo.
-Cosa è successo? Le domandò Denise.
-Questa mattina mio padre è entrato nelle stalle e ci ha visto lì, nudi ed abbracciati.
-Oh mio Dio! Esclamarono Alan e Denise in coro.
-Come l'ha presa? Le domandò Alan.
-Male. Ha cominciato a picchiare Fabrizio a sangue, e poi mi ha portato qui con la forza. Disse Rosy tra le lacrime. -Ma ora dobbiamo andare da lui, chissà come starà! Esclamò poi Rosy, dopodichè si alzò di botto ma cadde a terra.
-Cos'hai? Le domandarono i due amici in coro.
-Niente. E' solo un giramento di testa, ma non dobbiamo preoccuparci di me, Fabrizio sta molto peggio.
-Sì. Ora andiamo, ma devi prima vestirti. Alan tu esci fuori e vedi se arriva Adam. Disse Denise.
-Va bene. Vi aspetto fuori. Disse Alan, dopodichè uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.
Denise aiutò l'amica ad alzarsi e mentre l'aiutava a vestirsi le domandò:
-E' stato bello?
-Sì. Bellissimo. Fabrizio mi ha fatto sentire una persona speciale, io e lui siamo andati un altro mondo, mi sembrava di volare e non avevo paura di precipitare perchè lui era al mio fianco. Disse Rosy sospirando.
-Lo ami così tanto? Le domandò nuovamente l'amica.
-Lo amo più della mia stessa vita. Rispose Rosy.
-Siete una bellissima coppia insieme, è un peccato che doviate vivere la vostra storia di nascosto.
-Sì, è un peccato. Ma a me non interessa, io voglio stare con lui, e starò insieme a lui per tutta la vita.
-Continuerai a vederlo anche dopo che ti sarai sposata con Tom?
-Sicuramente! Ribattè Rosy.
Quando Rosy ebbe finito di vestirsi, le due amiche uscirono dalla stanza e trovarono Alan che disse:
-Via libera. Andiamo.



13/04/2006 16:25
 
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Capitolo 10
Mentre si stavano avviando alle stalle, i tre amici incontrarono Adam.
-Dove state andando? Gli domandò Adam rabbioso.
-Alle stalle. Rispose rabbiosa Rosy.
-Ti ho detto che non devi andarci! Esclamò con voce grossa Adam.
-Signor Adam non si preoccupi, volevamo solo andare a prendere alcuni cavalli per fare una cavalcata. Disse calmo Alan.
-Andate a prenderli tu e Denise i cavalli. Rosy vi aspetterà fuori.
-Non si preoccupi signor Adam ci saremo noi con lei. Disse Denise.
-Non si preoccupi padre, ci saranno loro accanto a me, non salterò addosso a Fabrizio! Esclamò Rosy rabbiosa.
A quelle parole Adam si avvicinò alla figlia pronto a darle uno schiaffo, ma Alan gli fermò il braccio e disse:
-Signor Adam non credo sia il caso, la controlleremo noi.
Adam stava per rispondere quando Cristabhel lo chiamò dal salotto dicendo:
-Adam vieni che dobbiamo parlare degli ultimi preparativi per la festa di fidanzamento di Rosy!
Adam guardò la figlia e disse:
-Hai sentito? Dobbiamo discutere degli ultimi preparativi per la festa tua e di Tom, dopodichè cominceremo ad organizzare il matrimonio.
Rosy non rispose e Adam se ne andò.
Quando Adam se ne fu andato,Rosy abbracciò forte Alan e disse:
-Grazie Alan, se non ci fossi stato tu mi avrebbe fatto sicuramente del male. Ora però andiamo da Fabrizio.
I tre amici si avviarono alle stalle, e quando vi arrivarono rimasero sconvolti. Fabrizio era steso a terra ancora sanguinante.
-Oh mio Dio! Esclamò Rosy, dopodichè in lacrime si avvicinò a Fabrizio e rivolgendosi ad Alan e Denise disse:
-Prendete delle garze ed un secchio d'acqua. Presto!
I due amici obbedirono.
-Ma è così da quando vi siete lasciati? Le domandò Denise quando gli ebbe portato le garze.
Rosy prese le garze che gli poneva Alan, le immerse nell'acque e cominciò ad inumidire le ferite di Fabrizio e disse:
-No. Era nudo quando l'ho lasciato. Spero che non sia tornato mio padre. Cosa gli sto facendo passare! E' tutta colpa mia.
-Non dire così. Non è affatto colpa tua. Disse Alan.
Proprio in quel momento Fabrizio aprì gli occhi, Rosy lo baciò e tra le lacrime gli domandò:
-Cosa ti è successo? E' ritornato mio padre?
-No. Ho avuto un giramento di testa e sono caduto sbattendo la testa. Rispose Rosy.
-Strano. L'ho avuto anche io. Sarà la stanchezza. Stanotte non abbiamo dormito molto! Ribattè Rosy.
-Già! Esclamò Fabrizio sorridendo, ma dovette smettere immediatamente a causa delle ferite che gli procuravano dolore.
-Ti fanno male? Gli domandò Rosy preoccupata.
-Un po’. Mentì lui.
Rosy lo aiutò a sedere su di un cumulo di fieno, lo abbracciò e disse:
-Mi dispiace tanto! Mio padre è uno stupido! Lo odio!
-Ora come faremo a vederci? Le domandò Fabrizio preoccupato.
-Abbiamo noi un'idea! Esclamò Alan.
-Cosa? Gli domandò Rosy sorpresa.
-Io e Denise abbiamo riflettuto, e abbiamo messo a punto un piano per farvi incontrare. In realtà lo avevamo messo a punto per le emergenze, e quindi credo che ora sia il momento adatto.
-Fatecelo sentire! Esclamò Fabrizio entusiasta.
-Allora. Cominciò Denise. -Stasera i nostri genitori dovranno venire qui per una cena.
-Ah ricordo. Disse Rosy. -Questo come potrà aiutarci?
-Ci stavo arrivando. Disse Denise. -Tu non ci sarai.
-Come faccio a non esserci? Mio padre sospetterà qualcosa non vedendomi! Esclamò Rosy.
-Ti fingerai malata, e dirai che no vuoi vedere nessuno al di fuori di me e di Alan, che con la scusa di venirti a trovare ti dirà come procedono le cose.
-Dove ci incontreremo? Domandò Fabrizio.
-In camera di Rosy. E' più sicura, però dovrai stare attento a non farti vedere da nessuno. Rispose Alan.
-Come farò a non destare sospetti?
-Dirai al signor Adam che devi andare in paese a fare alcune commissioni. Anzi, è meglio che vai ora.
-Ora? Domandò sorpreso Fabrizio.
-Sì. Prima lo dici, meno sospetti desterai.
-Va bene. Spero solo di ritornare sano e salvo. Disse Fabrizio, dopodichè baciò Rosy e se ne andò.


17/04/2006 18:31
 
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Quando Fabrizio uscì dalla stalla incontrò un servo.
-Scusa, puoi dirmi dov'è il signor Adam? Gli domandò.
Il ragazzo lo guardò e disse:
-Ah. Tu sei Fabrizio, vero?
-Sì. Rispose Fabrizio interdetto. -Come fai a conoscermi? Gli domandò poi.
-Qui tutti parlano di te ormai. Parlare di te è diventato il miglior intrattenimento della servitù di casa Benson. Rispose il servo sorridendo.
-Non credo di essere tanto importante. Ribattè lui.
-Invece qui sei molto importante. Sei riuscito a conquistare la signorina Rosy. E' davvero un bello acquisto. Disse il servo senza smettere di sorridere.
-Cosa vuoi dire? Gli domandò Fabrizio che ormai stava cominciando ad arrabbiarsi.
-Non fraintendermi. Volevo solo dire che sei fortunato. La signorina Rosy è una bellissima ragazza, ed è anche una persona magnifica. Tratta noi servi come amici, viene a trovarci nelle cucine, viene a parlarci e a volte ci aiuta anche nelle faccende domestiche. Però un giorno Adam l'ha scoperta e le ha impedito di venirci a trovare. E' da tanto che non la vediamo, e manca a tutti noi. Lei portava allegria nella nostra monotona vita.
-So cosa vuoi dire. Disse Fabrizio sorridendo, ma poi dovette smettere a causa del dolore che gli procuravano le ferite.
-Vedo che anche con te il signor Adam si è dato da fare. Disse il ragazzo.
-Cosa vuoi dire? Gli domandò Fabrizio.
-Perché non lo sai? Gli domandò nuovamente lui.
-Cosa? Domandò Fabrizio confuso.
-Il signor Adam ci picchia. Ogni volta che ci scopre mentre salutiamo o solo guardiamo la signorina Rosy, va su tutte le furie e comincia a picchiarci.
-Veramente? Gli domandò sconvolto Fabrizio.
Il ragazzo alzò la manica della camicia e Fabrizio vide un gran livido sul braccio.
-E non è finita qui. Ne ho altri anche sulla schiena. Disse il ragazzo.
-Non immaginavo. Mi dispiace. Qual è il tuo nome? Gli domandò Fabrizio.
-Simon. Rispose il ragazzo.
-Bene Simon. Ora dovrei andare, ma se Adam continua vieni pure a dirlo a me ed io ne parlerò con Rosy. Cercheremo di trovare una soluzione.
-Grazie Fabrizio. Disse Simon sorridendo.
-Di niente. Ora puoi dirmi dov'è il signor Adam? Dovrei parlargli.
-Credo che sia in giardino a prendere il tè con la signora Cristabhel.
-Grazie. Disse Fabrizio.
-Di niente. Disse Simon, dopodichè fece per andarsene, ma si bloccò e disse:
-Fabrizio…
-Sì? Disse lui.
-Tienitela stretta la signorina Rosy e rendila felice. E' una ragazza davvero speciale.
-Lo so. Disse Fabrizio, dopodichè si avviò in giardino.
Simon aveva ragione. Adam era lì insieme alla moglie.
Fabrizio si avvicinò ad Adam e disse:
-Signor Adam dovrei parlarle.
Adam appena sentì la voce di Fabrizio sobbalzò e si versò il tè addosso.
-Cosa vuoi tu adesso! Esclamò Adam rabbioso cercando di asciugare la grande macchia di te sulla camicia, ma senza risultati.
-Ho bisogno di parlarle. Disse Fabrizio impassibile.
Adam lo guardò severamente, ma Fabrizio sostenne il suo sguardo e ripeté:
-Devo parlarle.
-Se riguarda Rosy scordatelo. Ti ho già detto che a lei non devi avvicinarti. Ribattè Adam severamente.
-Non riguarda Rosy. Disse Fabrizio.
-Bene. Parla. Ribattè Adam.
-Dovrei andare in paese a fare alcune commissioni. Sono venuto a chiederle il permesso di partire il serata.
-Quando ti fermerai? Gli domandò Adam.
-Mi fermerò la notte e tornerò domani mattina presto. Rispose Fabrizio.
-Hai il permesso. Almeno così sarai lontano da me e da Rosy. Ribattè Adam sorridente.
"Secondo te" pensò tra sé Fabrizio. Ma poi disse:
-Signor Adam posso farle un'ultima domanda?
-Che sia l'ultima. La tua presenza mi da fastidio. Ribattè lui.
-Perché vuole rendere infelice sua figlia in questo modo? Gli domandò Fabrizio.
Adam rimase spiazzato da questa domanda, ma poi disse:
-Non capisco.
-Tenendo me e Rosy lontani, la rendete triste. Con me Rosy è felice, con Tom è infelice.
-Ti sbagli. Rosy con Tom è felice, con te non lo è! Esclamò Adam.
Fabrizio guardò Adam e disse:
-Se tornate indietro nel tempo, signor Adam, potete capire ciò che prova Rosy. Voi avete passato esattamente lo stesso. In questo momento Rosy è mia madre, Tom è lei ed io sono mio padre, e la storia andrà a finire esattamente come tanto tempo fa. Rosy deciderà con me, come mia madre ha deciso di stare con mio padre, l'uomo che amava veramente.
Adam si alzò dalla sedia come una molla con gli occhi iniettati di sangue disse:
-Tu, sporco, lurido,bastardo.
Detto questo Adam alzò il pugno pronto a colpire Fabrizio, ma venne fermato da Cristabhel che disse:
-Basta Adam! Credo che ne abbia avuto già abbastanza.
Adam guardò la moglie, abbassò il pugno e rivolgendosi a Fabrizio disse:
-Vattene! Non voglio più vederti fino a domani mattina.
-Con immenso piacere. Disse Fabrizio, dopodichè se ne andò.

02/05/2006 21:50
 
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capitolo 11(commentate)
-Quanto ci mette? Basta. Io vado. Disse Rosy rivolgendosi ai suoi amici.
-Non ti preoccupare, starà per tornare. Rispose Alan cercando di rincuorarla.
Proprio in quello istante arrivò Fabrizio. Rosy gli corse incontro e gli domandò:
-Allora? Com'è andata?
-Bene. Missione compiuta. Rispose lui soddisfatto.
I tre amici sospirando per il sollievo.
-Non ha sospettato nulla? Gli domandò Denise.
-Per niente. Comunque sono venuto a sapere molte cose. Rispose lui.
-Cosa? Gli domandò Alan.
-Quando sono uscito dalla stalla per andare a cercare il signor Adam, ho incontrato un servo. Il suo nome è Simon. Rispose Fabrizio.
-Hai incontrato Simon! E' da tanto che non lo vedo! Come sta? Gli domandò Rosy.
-E' questo il punto. Simon mi ha raccontato che tu andavi spesso a trovarli nelle cucine, e che a volte li aiutavi, giusto? Disse Fabrizio.
-Sì. E' vero. Rispose Rosy. -Ma è da tanto che non vado a trovarli, quando mio padre mi ha scoperto, mi ha impedito di farlo.
-Mi ha detto anche questo. Il problema è che, da quel giorno, ogni volta che un servo ti saluta o ti guarda soltanto, Adam li picchia.
-Cosa! Esclamò Rosy sconvolta. -Li picchia?
-Sì, e mi ha fatto vedere anche un grande livido su un braccio, aggiungendo che ne aveva altri anche sulla schiena. Ribattè Fabrizio.
-Oh mio Dio! Povero Simon! Mio padre è un mostro! Esclamò Rosy tra le lacrime. Fabrizio corse ad abbracciarla forte.
-Non credevo che il signor Adam potesse arrivare a tanto! Esclamò Denise.
-E' vero. Ma ora torniamo a parlare del piano. Disse Alan.
-C'è dell'altro? Domandò Fabrizio.
-Sì. Non abbiamo pensato a come dovrai uscire dalla camera di Rosy la mattina dopo. Rispose lui.
-E' vero. Come farò?
-Mentre Rosy e Denise andranno da Adam e Cristabhel, noi faremo una corda con delle lenzuola, che tu attaccherai alla finastra e con cui potrai scappare. Rispose Alan.
-Dovrò scappare dalla finestra? La porta non è più sicura? Domandò Fabrizio leggermente impaurito.
-No. Potresti incontrare un servo, o peggio ancora, Adam. Ribattè Alan.
-Hai ragione. Disse Fabrizio. -Ora è meglio che ci mettiamo all'opera, si sta facendo tardi.
-Noi andiamo. Disse Rosy.
-Ci vediamo dopo. Non cedo l'ora. Disse Fabrizio sorridendo.
Rosy gli si avvicinò lo baciò e disse:
-Anche io. Detto questo se ne andò seguita da Denise.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Mentre i ragazzi erano nelle stalle a preparare la corda, Rosy e Denise andarono da Adam e Cristabhel che erano ancora fuori i giardino.
-Ciao Rosy! Ciao Denise! Esclamò Adam. -Volete un po' di tè?
-No grazie. Disse Denise. -Siamo venute per parlarvi di una cosa.
-Di cosa si tratta? Le domandò Cristabhel.
-Rosy non si sente tanto bene. Rispose Denise.
A queste parole i genitori di Rosy si alzarono e avvicinandosi alla figlia dissero:
-Cos'hai Rosy?
Rosy schivò lo sguardo del padre e rivolgendosi alla madre disse:
-Non è niente di grave. Mi sento leggermente debole e nauseata.
Proprio mentre stava dicendo quelle parole, Rosy ebbe un giramento di testa e cadde a terra. Adam prese Rosy per il braccio per aiutarla ad alzarsi, ma lei si divincolò dalla stretta e freddamente disse:
-Ce la faccio anche da sola. Grazie!
-Stai bene? Chiamo un dottore? Domandò Adam.
-Non ce n'è bisogno. Ho solo bisogno di riposare, ed è per questo che vorrei chiedervi di non partecipare alla cena di stasera. Rispose lei.
Adam la guardò e disse:
-Non puoi mancare! Dobbiamo discutere gli ultimi preparativi della tua festa di fidanzamento!
Rosy guardò freddamente il padre e disse:
- Padre sapete che a me di questi preparativi non mi interessa nulla, e poi come mi sento, non potrei esservi d'aiuto.
-Non puoi mancare. Ribattè il padre.
-Adam, Rosy non si sente bene, lasciamola riposare. Disse Cristabhel.
Adam guardò la moglie e rassegnato disse:
-Va bene. Potrai rimanere in camera tua.
-Avrei un'altra richiesta. Disse Rosy.
-Tutto quello che vuoi. Disse dolcemente la madre.
-Vorrei che venissero a trovarmi solo Alan e Denise.
-Perché? Le domandò Adam.
-Perché ultimamente sono molto triste, e gli unici che ho voglia di vedere sono i miei migliori amici.
-Sarai accontentata. Disse Cristabhel.
Rosy si avvicinò alla madre, le diede un bacio sulla guancia e disse:
-Grazie. Siete magnifica.
Cristabhel sorrise e disse:
-Non dai un bacio anche a tuo padre?
Rosy guardò il padre e con tutto l'odio che poteva disse:
-No. Non voglio.
Adam con le lacrime agli occhi disse:
-Mi odierai per sempre?
-Sì. Disse Rosy freddamente, dopodichè si allontanò in compagnia di Denise, lasciando Adam più triste di come non lo fosse mai stato.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Nel frattempo Fabrizio ed Alan erano nelle stalle a preparare la corda.
-Sai da quanto tempo conosco Rosy? Domandò Alan rivolendosi a Fabrizio.
-No. Da quando? Gli domandò lui curioso.
-Da quando è nata e cioè da ben diciotto anni. Le voglio un bene dell'anima, per me è ormai come una sorella.
-Lo so. E' una ragazza fantastica. Non puoi neanche immaginare quanto sia innamorato di lei. Disse Fabrizio sorridendo.
-Posso capirti. Provo lo stesso identico sentimento per Denise. Disse Alan.
-Da quanto tempo conosci Denise? Gli domandò Fabrizio.
-Dallo stesso tempo da cui conosco Rosy. Noi tre siamo praticamente cresciuti insieme. Tom è subentrato dopo, e non è mai diventato parte integrante del nostro gruppo. Rispose Alan.
-Ah, Tom. Disse Fabrizio sospirando.
-Inizialmente ero io quello promesso a Rosy. Disse Alan.
-Veramente! Esclamò sorpreso Fabrizio.
-Sì. I nostri genitori ci avevano promesso appena Rosy nacque. Quando, poi, Adam conobbe i McIllan, cambiò idea, ed io fui promesso a Denise, cosa di cui non mi lamento.
-Quando ti sei accorto di essere innamorato di lei? Gli domandò Fabrizio.
Alan guardò l'amico sorridendo e disse:
-Inizialmente io e Denise eravamo solo amici, ma pian piano che cresceva, provavo sempre un'attrazione più forte nei suoi confronti. Una mattina di sei anni fa poi, mentre stavamo parlando lei mi sorrise, ed io capì che ero innamorato di lei, e che lo sarei stato per sempre.
-Quando, invece, tu ti sei accorto di amare Rosy? Gli domandò Alan.
Fabrizio sorrise e disse:
-La prima volta che l'ho vista ho intuito che tra di noi poteva esserci qualcosa; ma ieri notte, quando abbiamo fatto l'amore, nello stesso momento in cui l'ho fatta mia, ho capito di amarla più della mia stessa vita.
-E' stato bello? Gli domandò nuovamente Alan.
-Stupendo. Disse Fabrizio sorridendo. -Non so spiegarti le sensazioni che ho provato, mi sembrava di volare, di essere in un mondo parallelo dove c'eravamo solo io e lei. Purtroppo però, io e Rosy siamo destinati a vivere la nostra storia di nascosto. Il mio sogno sarebbe quello di sposarla, di andare a vivere con lei in una casetta in campagna e di fare tanti figli. Questo, però, rimarrà solo un bel sogno.
-A proposito di matrimoni. Io so che tu stavi per sposarti. Disse Alan.
Fabrizio sospirò e disse:
-E' accaduto tre anni fa. Emily era una ragazza fantastica, ma poi è finito tutto.
-Sì. Disse Alan. -Ma fortunatamente hai incontrato Rosy!
-Sì, fortunatamente. Non so come avrei fatto senza di lei. Ribattè Fabrizio sorridendo.
In quello stesso momento arrivò Denise che disse:
-Noi siamo pronte. Datemi la fune in modo che possa portarla in camera di Rosy.
I due ragazzi diedero la fune a Denise che si avviò in camera di Rosy. Da quel momento il loro piano ebbe inizio.




23/05/2006 17:58
 
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Denise stava per entrare nella camera dell'amica, quando si fermò di botto. Rosy stava parlando con la madre, così Denise nascose la corda in un vaso lì vicino ed entrò.
-Ci hai ripensato? Verrai alla cena di stasera? Domandò Cristabhel alla figlia.
-No madre. Non mi sento ancora tanto bene. Rispose lei.
Cristabhel accarezzò la figlia e disse:
-Oh Rosy! Perché sei arrabbiata così tanto con tuo padre? Sta soffrendo!
Denise tossì. Cristabhel la guardò, ma poi tornò a parlare con la figlia.
-Allora?
-Madre sapete benissimo il motivo per cui ce l'ho tanto con lui! Ribattè lei.
-E' per via di Fabrizio. Vero? Le domandò la madre.
-Sì. Rispose Rosy aspramente.
Cristabhel guardò la figlia dolcemente e disse:
-Senti Rosy, tuo padre ti ama di più di qualsiasi altro. Quando tu e Raphael siete nati, eravate talmente piccoli che i medici credevano che non sareste sopravissuti. Quando poi, tuo fratello è morto, tuo padre era devastato; il suo primogenito ormai non c'era più. Ricordo ancora la sera in cui Raphael morì. Era una notte di pioggia, tuo padre entrò nella mia camera da letto, mi abbracciò e mi rivelò la triste notizia. Piangemmo insieme, ma poi, si avvicinò alla tua culla, ti prese tra le sue braccia e disse queste esatte parole:
-Da oggi in poi, mi impegnerò con tutte le mie forze per renderti felice. Veglierò su di te per sempre, farò sì che tu non possa mai soffrire.
Le lacrime cominciarono a rigare il viso di Rosy, Cristabhel l'abbracciò e disse:
-Tuo padre non ha mai voluto farti soffrire.
Rosy si asciugò le lacrime e disse:
-Ma ora lo sta facendo. Ora mi sta facendo soffrire. Io non posso vivere senza Fabrizio.
Denise si sedette accanto a Rosy e disse:
-Signora Cristabhel , Rosy ha ragione. Non ha mai amato nessuno come ama Fabrizio.
Cristabhel la guardò, ma poi rivolgendosi a Rosy disse:
-Ami davvero Fabrizio come dice Denise?
-Sì. Rispose Rosy.
-Sei felice con lui? Le domandò Cristabhel.
-Come non lo sono mai stata. Rispose Rosy sorridendo.
Cristabhel sorrise e disse:
-Se questa è la verità, cercherò di parlare con tuo padre. Tu meriti la felicità, e se questo vuol dire stare con Fabrizio, io farò sì che questo avvenga.
Rosy abbracciò sorridendo la madre e disse:
-Grazie madre. Ora però andate a godervi la serata. Io starò qui.
Cristabhel baciò Rosy sulla guancia ed uscì dalla stanza.
Denise abbracciò l'amica e disse:
-Sono felicissima per te! Tua madre non è contraria alla storia tra te e Fabrizio! Cercherà di parlare con tuo padre! Finalmente poterete vivere la vostra storia alla luce del sole!
-Non posso ancora crederci! Sono felicissima anche io! Esclamò Rosy.
Denise guardò l'amica sorridendo e disse:
-Torno subito. Detto questo uscì dalla stanza, e ritornò con la corda tra le mani. La mise sotto al letto di Rosy e disse:
-Ora io vado, i miei genitori e quelli di Alan ci aspettano giù. In bocca al lupo!
-Crepi! Esclamò Rosy.
Denise le fece l'occhiolino ed uscì dalla stanza. Rosy si spogliò completamente e si mise nuda sotto le coperte. In quello stesso momento entrò Fabrizio.
-Pensavo che non saresti più venuto. Gli disse lei sorridendo.
-Non mi sarei mai perso una serata così. Ribattè lui, dopodichè fece per entrare nel letto, ma Rosy lo bloccò e disse:
-No, no, no. In questo letto ci si entra nudi. Spogliati.
Fabrizio le sorrise, si spogliò completamente e domandò:
-Così va bene?
Rosy lo guardò e disse:
-Sì. Va molto bene! Davvero molto bene! Detto questo, alzò le coperte e disse:
-Fa un po' freddo. Vieni a riscaldarmi.
-Con molto piacere. Disse Fabrizio sorridendo. Dopodichè entrò nel letto.
Nel frattempo al piano di sotto, si stava svolgendo la cena.
-Cos'ha Rosy in particolare? Domandò Katie, la madre di Denise, rivolgendosi a Cristabhel.
-Non lo so esattamente. Ha detto che si sentiva debole, e non se la sentiva di partecipare alla cena. Rispose Cristabhel.
-Capisco. Ribattè Katie.
-Credo siate molto eccitati per la festa di fidanzamento che si terrà a breve. Disse Jacob, il padre di Alan.
-Molto. Ribattè Cristabhel.
-Lo immagino, e poi Tom è tanto un bravo ragazzo! Esclamò April, la madre di Alan.
-Sì. E' vero, e poi lui e Rosy vanno molto d’accordo. Disse Cristabhel sorridendo.
-Come mai Tom non è qui stasera? Domandò Hanry, il padre di Alan.
-Doveva andare in città a fare alcune commissioni. Rispose Cristabhel.
-Capisco. La festa si terrà qui? Domandò nuovamente Hanry.
-Sì. Ho già organizzato tutto. Sarà una festa magnifica. Una festa che Rosy non dimenticherà facilmente! Esclamò Cristabhel entusiasta.
-Per il matrimonio i preparativi sono ultimati? Le domandò April.
-Sì. Stiamo finendo di mandare gli ultimi inviti. Ma tutto sarà ultimato entro poche settimane.
-E Rosy cosa ne pensa di tutto questo? Domandò April.
-E' molto felice. E' molto innamorata di Tom, e sarà molto felice con lui. Rispose Cristabhel.
Alan e Denise si guardarono sorridendo.
-Sì, e davvero molto felice. Ama sinceramente Tom. Disse Denise sarcasticamente.
Cristabhel la guardò severamente e domandò:
-Il matrimonio tra Alan e Denise, invece, quando si terrà?
-Poco dopo quello di Tom e Rosy. Stiamo organizzando le ultime cose. Rispose Katie.
-Immagino che non vedano l'ora di sposarsi. Disse Cristabhel.
-Sì. Ribattè Alan. -Non vedo l'ora di sposare Denise e di andare a vivere con lei. Il nostro è un amore sincero.
-Come quello di Tom e Rosy. Disse Hanry.
-Sì. Proprio come quello. Ribattè Denise sorridendo.
Alan ascoltava quei discorsi fingendosi interessato, ma la sua mente volava altrove. Ormai non sapeva più cosa fare. Rosy si era innamorata di Fabrizio e sembrava non capire più nulla. Quel ragazzo era identico al padre, l'uomo che gli aveva portato via il suo unico grande amore. Come poteva fare per allontanare Fabrizio da sua figlia? Non poteva cacciarlo, l'unica cosa da fare era rendergli impossibile incontrarsi con Rosy, ma come?
-E così la tua piccola Rosy ti lascia. Disse Jacob rivolgendosi ad Adam.
Le parole dell'uomo distolsero Adam da quei pensieri.
-Cosa? Domandò confuso.
-Ma ci sei? Sembri molto distratto. Disse Jacob.
-Scusa, e che ancora non sono abituato all'idea che Rosy se ne vada. Ribattè Adam.
-Prima o poi tutte lo fanno. Disse Jacob sorridendo.
-Ho saputo che c'è un nuovo stalliere. E' di vostro gradimento? Sai di solito questi servi sono solo dei buoni a nulla. Disse Hanry.
Sentendo quelle parole, Adam quasi si soffocò con il vino che stava bevendo.
-Sì, siamo soddisfatti di lui. Disse distrattamente.
-Ne sono sicuro. Sembra un ragazzo molto sveglio. Ribattè Hanry.
-Sì, è proprio così! Esclamò Alan.
-Lo conoscete? Domandò April al figlio.
-Sì, lo abbiamo conosciuto il giorno in cui è arrivato, ed abbiamo legato molto. E' davvero un bravo ragazzo.
-Quante volte ti ho detto di non legare con i servi? Disse April in tono severo.
-Madre, ma Fabrizio non è un servo qualunque. Sembra quasi che provenga da una nobile famiglia. Ribattè Alan.
-Poi anche Rosy ci ha molto legato. Disse Denise.
Adam guardò severamente la ragazza.
-Tu glielo permetti? Gli domandò Jacob. -Io non permetterei a mia figlia di stringere amicizia con un servo.
Adam guardò Jacob e disse:
-Vado a vedere come sta Rosy. Detto questo si alzò da tavola ed uscì dal salotto.
Denise diede una gomitata ad Alan e disse:
-Seguilo. Scoprirà Rosy e Fabrizio!
-Vado da Rosy anche io. Disse Alan, dopodichè si alzò da tavola e di corsa uscì dal salotto, sperando che non fosse troppo tardi.

16/11/2006 20:38
 
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Stare tra le braccia di Fabrizio era sempre bellissimo per Rosy. Non poteva immaginare modo migliore di passare una serata.
-Sono felice che tu sia qui. Disse Rosy rivolgendosi al suo amato.
-Ed io sono felice di stare con te. Ribattè lui sorridente.
Improvvisamente i due, sentirono i passi di qualcuno che si stava avvicinando, qualcosa che cadeva ed una voce che diceva:
-Simon! Sta più attento o ti licenzio!
La voce era inconfondibile. Era la voce di Adam!
-Oh mio dio! Ed ora cosa facciamo? Se mio padre ci scopre, questa volta ci ucciderà! Esclamò Rosy.
Fabrizio si guardò intorno ed impaurito disse:
-Non lo so! Non ne ho idea!
I due, tremanti, rimasero con lo sguardo fisso sulla porta. Sentirono Alan che si avvicinava, la maniglia della porta si stava abbassando, la porta si stava aprendo...
-Signor Adam!Rosy sta riposando in questo momento, e non vuole vedere nessuno.
Era Alan.
-Non mi interessa. Io voglio vederla lo stesso. Ribattè Adam.
Il cuori di Rosy e Fabrizio battevano all'impazzata.
Sentirono Alan che con il fiatone si avvicinò ad Adam e disse:
-Non vi ricordate? Rosy ha detto che non vi voleva vedere.
-Non ti intromettere! Esclamò lui rabbioso.
-In questo modo peggiorerete solo le cose. Dovete darla del tempo affinché riesca a perdonarvi. Disse Alan.
Adam esitò per qualche secondo, ma poi chiuse la porta e disse:
-Va bene. Andiamo. Verrò domani mattina.
Quando Rosy e Fabrizio sentirono i passi di Adam ed Alan allontanarsi tirarono un sospiro di sollievo.
-Ci ha quasi scoperti! Esclamò Rosy.
-Non ho mai avuto tanta paura in vita mia! Esclamò Fabrizio. -Ho ancora le ferite fresche.
-Ora è meglio che chiudi la porta a chiave. Disse Rosy.
Sì. Disse Fabrizio, dopodichè, si alzò dal letto ed andò a chiudere la porta, quando si girò, vide Rosy che lo guardava sorridendo.
-Che c'è? Le domandò.
-Sei assolutamente fantastico! Esclamò lei. -Ti amo.
Fabrizio le si avvicinò, la baciò appassionatamente e disse:
-Anche tu sei fantastica, ed anche io ti amo. Detto questo la rifece sua, e Rosy sospirò d'eccitazione. Ormai lei e Fabrizio erano divenuti una cosa sola, e niente e nessuno avrebbe potuto dividerli.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
La mattina dopo, Rosy e Fabrizio si svegliarono presto.
-E' stato bellissimo stanotte, ma ora è meglio che io vada. Disse Fabrizio baciando la sua amata.
-Non andare. Resta ancora un po'. Disse lei.
Fabrizio prese i vestiti da terrà e guardando Rosy disse:
-Rimarrei qui per sempre, ma sai che non posso. Tuo padre potrebbe insospettirsi non vedendomi alle stalle.
Rosy lo baciò e disse:
-Va bene. Mi arrendo.
Dopo essersi vestito, Fabrizio prese la fune da sotto al letto e la legò alla finestra. Rosy gli si avvicinò, lo baciò nuovamente e disse:
-Stai attento.
-Ci vediamo dopo. Disse lui sorridendo, e cominciò a scendere.
Quando Fabrizio fu arrivato a terra, Rosy gli lanciò la corda. Lo salutò e lo vide andare via. Ogni volta che Rosy si divideva da Fabrizio, si sentiva triste, ormai non poteva più fare a meno di averlo accanto a lei. Fabrizio era diventato aria per lei.
Improvvisamente qualcuno bussò alla porta.
-Chi è? Domandò Rosy.
-Sono tuo padre. Apri?
-No. Ribattè Rosy.
-Ho bisogno di parlarti. Disse Adam.
-Io non ne ho alcuna voglia. Ribattè Rosy.
-E' urgente. Ti prego! Esclamò Adam in tono supplichevole.
Rosy esitò per qualche secondo, ma poi disse:
-Un attimo. Detto questo, Rosy si rivestì velocemente ed andò ad aprire la porta.
-Come stai? Le domandò il padre.
-Questa era l'urgenza? Gli domandò Rosy.
-Ho dovuto dire così, altrimenti non mi avresti aperto. Rispose Adam.
Rosy si sedette sul letto senza una parola, e così Adam disse:
-Rosy io ci tengo a te, e non voglio assolutamente farti soffrire.
Rosy pensò alle parole che le aveva detto la madre la sera prima, ed una lacrima le rigò il viso.
-Perché piangi? Le domandò preoccupato il padre.
-Ieri mamma mi ha detto quello che successe la notte in cui perse la vita Raphael, e le parole che mi diceste.
Adam con le lacrime agli occhi si avvicinò alla figlia, la abbracciò e disse:
-Io ti voglio bene Rosy, e non voglio farti soffrire.
-Allora perché lo state facendo? Gli domandò lei.
Adam sospirò e disse:
-Rosy. Fabrizio non è adatto a te.
-Non potete neanche immaginare quanto mi manchi. Disse Rosy.
Adam non rispose, e così Rosy disse:
-Io vorrei solo che lo accattaste per quello che è in realtà. Insomma, non ha niente in meno a Tom: è bello, è ricco e mi ama con tutto sé stesso.
-Lui non è ricco. Ribattè il padre.
-Sì padre. E' ricco, e non potete negarlo. Lui appartiene ad un nobile casato siciliano. E' diventato stalliere solo perché voi lo avete voluto.
-Rosy tu alcune cose non puoi capirle. Disse Adam accarezzandola.
-Vi sbagliate. Io capisco tutto. Voi avete amato tanto la madre di Fabrizio, ed in un certo senso la amate ancora. Non l'avete mai dimenticata.
Adam si alzò e si voltò verso la finestra.
-Padre io capisco la sofferenza che avete provato quando, la donna che tanto amavate è scappata via, con un altro uomo. E' proprio per questo che potreste capire me e Fabrizio. Potreste farci vivere la nostra storia liberamente, risparmiandoci ulteriori sofferenze.
Adam continuò a voltare le spalle alla figlia, ma con voce tremante rispose:
-Rosy, non potresti mai immaginare la sofferenza che ho provato quando Vivian è scappata in compagnia di Samuel, pochi giorni prima del nostro matrimonio. Mi sentivo devastato. L'unica ragazza che avessi mai amato era scappata in compagnia di un altro ragazzo. Pensavo che lei mi amasse, ma quando ho scoperto che era il contrario, sono rimasto distrutto.
Adam sospirò, e così Rosy si avvicinò e lo abbracciò forte.
-Padre io non voglio farvi soffrire. Disse tra le lacrime.
-E allora non vedere più Fabrizio. Ribattè Adam.
-Non posso. Ribattè lei.
-Allora mi farai soffrire. Ribattè il padre.
Rosy guardò il padre negli occhi e disse:
-Padre, io ho visto la foto del padre di Fabrizio, ed è identico a lui. Forse vederlo vi ricorda tanto l'uomo che vi ha portato via il vostro grande amore?
Adam non rispose, ma si limitò a dire:
-Devo andare. Dopodichè uscì dalla camera.
In quello stesso momento entrò Denise che disse:
-Allora, com'è andata stanotte?
Rosy chiuse gli occhi e ripensando alla notte appena passata disse:
-E' stato bellissimo. Dov'è Alan? Domandò poi.
-E' alle stalle con Fabrizio che ha detto che aveva una cosa importante da darti.
-Allora raggiungiamoli. Ribattè Rosy.
-Va bene. Ti aiuto a vestirti. Disse Denise.
Mentre aiutava a vestire l'amica, Denise disse:
-Ho visto tuo padre uscire. Avete parlato? Per caso ha parlato con tua madre?
-Mia madre non gli ha parlato ancora, ma lui ha parlato con me. Rispose Rosy.
-Cosa ti ha detto? Le domandò Denise.
-Ha detto che vuole che non veda più Fabrizio, ma io gli ho risposto che non potevo. Tanto, anche se mia madre gli parlerà, so già che lui non accetterà mai Fabrizio. Rispose Rosy sospirando.
-Continuerai a vederlo anche dopo il tuo matrimonio con Tom? Le domandò Denise.
-Assolutamente sì. Lo amo troppo e non riesco a vivere senza di lui. Rispose Rosy sorridendo.
-Lo so, e ricorda che io ed Alan ti staremo sempre vicini, e saremo sempre pronti ad aiutarti.
Rosy abbracciò l'amica e disse:
-Non so davvero cosa farei senza di voi! Grazie!
-Gli amici servono a questo no? Ribattè Denise.
Rosy sorrise e disse:
-Ora andiamo da Fabrizio. Sono curiosa di sentire cos'ha da dirmi. Alan non ti ha accennato nulla?
-No. Non mi ha accennato nulla.
-E' strano. Detto questo Rosy uscì dalla camera seguita da Denise. Appena arrivarono alle stalle, Fabrizio corse incontro a Rosy e con le lacrime agli occhi disse:
-E' successa una cosa meravigliosa!
-Cosa? Gli domandò lei curiosa.
-I miei genitori mi hanno mandato una lettera! Ribattè lui.
Rosy abbracciò forte Fabrizio e disse:
-E' fantastico! Mi fa piacere per te!
-Anche io sono felicissimo! Hanno risposto alla lettera che gli avevo mandato.
-Perché, gli avevi mandato una lettera? Gli domandò Rosy.
-Sì, la sera quando siamo tornati da quella famosa cavalcata, e gli ho raccontato di noi due. Rispose lui.
-Davvero? Gli domandò Rosy sorpresa.
-Sì. Leggi. Ribattè lui.
Rosy aprì prese la lettera che aveva Fabrizio tra le mani e cominciò a leggerla a alta voce:
-"Caro Fabrizio,
Questa tua lettera ci ha molto sorpreso, come la rivelazione che ci hai fatto. Ti sei innamorato della figlia di Adam, ed ora stai avendo una storia clandestina con lei, sebbene lei si debba sposare a breve. Ora, noi non vogliamo assolutamente giudicarti, perché siamo quelli meno adatti a farlo, e tu lo sai. Sai, che circa venti anni fa noi abbiamo fatto lo stesso. Immaginiamo come tu possa essere felice in questo momento. Dopo la morte di Emily, credevamo che non saresti stato più il ragazzo di una volta, ma dalle tue parole abbiamo capito che tutto è cambiato, e tutto grazie a Rosy. Ora non vogliamo rovinare la vostra felicità, ma vogliamo darvi un consiglio: state attenti ad Adam. Può essere molto crudele, e quando ha un obbiettivo, niente può impedirgli di raggiungerlo, e quindi ti chiediamo solo di porre attenzione. Presto verremo a trovarti, ma non ti diciamo quando, vogliamo farti una sorpresa, e saremo tanto felici di conoscere anche questa splendida ragazza che ti ha fatto ritrovare l'amore.
Tuo padre e tua madre, Samuel e Vivian"

Finito di leggere la lettera, Rosy rimase a fissarla, senza sapere cosa dire.
-Allora? Le domandò Fabrizio impaziente.
-I tuoi genitori sono favorevoli alla nostra storia? Le domandò Rosy ancora confusa.
-A quanto pare sì. Rispose lui sorridente.
-Ora che i genitori di Fabrizio approvano la vostra decisione, basta che Cristabhel parli con Adam ed è fatta. Potrete sposarvi! Esclamò Denise.
-Non è così facile. Ribattè Rosy.
-Cioè? Le domandò Alan.
-Avete sentito ciò che hanno scritto i genitori di Fabrizio? Ci hanno raccomandato di stare attenti a mio padre, e che può essere pericoloso.
-Sì, ma credo che tua madre riuscirà a convincerlo. Disse Denise.
-Lo spero. Ribattè lei.
Improvvisamente un'ondata di nausea pervase Rosy, che si mise una mano alla bocca.
-Tutto bene? Le domandò preoccupato Fabrizio.
-Sì. E' stata solo un po’ di nausea. Rispose lei.
-Sicura?
-Non preoccuparti amore mio. Sto bene.
-Vogliamo andare a fare una cavalcata? Domandò Rosy. -Ho voglia di prendere un po’ d'aria.
-Sì. E' una buona idea. Ribattè Fabrizio. -Preparo i cavalli.
Quando Fabrizio si allontanò, Alan e Denise si avvicinarono all'amica.
-Tutto bene? Le domandò Denise.
-Sì. Rispose lei. -Sto bene.
-Ma è da un po’ che sei strana, hai anche avuto un giramento di testa, l'altra volta. Disse Denise preoccupata.
-Non preoccuparti. Sarà solo un po’ di stanchezza. Ribattè lei.
-Sei curiosa di conoscere i genitori di Fabrizio? Le domandò Alan.
-Molto. Non vedo l'ora. Se hanno un figlio come Fabrizio, devono essere delle persone stupende.
I tre amici furono interrotti da Fabrizio che disse:
-I cavalli sono pronti. Andiamo?
-Subito. Risposero i tre amici in coro.
Quando montarono tutti sui rispettivi cavalli Fabrizio disse:
-Rosy, ma tuo padre non potrebbe insospettirsi non vedendoci tutti e due?
-No. E' in città per alcune commissioni, tornerà stasera. Ribattè Rosy.
-Bene. Andiamo. Ribattè Fabrizio.
-Alla grande quercia? Domandò Denise.
-Sì. Vediamoci lì. Disse Fabrizio.
Detto questo Fabrizio uscì dalle stalle seguito dai suoi amici. Quando arrivò alla grande quercia,però,era solo. Scese dal cavallo, e stette ad aspettare.
Poco dopo Alan e Denise lo raggiunsero.
-Rosy dov'è? Domandarono in coro.
-Non lo so, pensavo che stesse con voi. Rispose Fabrizio preoccupato.
-No. L'abbiamo persa poco dopo essere usciti dalle stalle. Rispose Denise.
-Sicuri? Domandò Fabrizio sempre più preoccupato.
-Sì. Rispose Denise. -Ora cosa facciamo?
-Tu ed Alan andate alla villa, magari potrebbe essere tornata lì, e se non c'è aspettatemi nelle stalle. Io la cercherò nei dintorni.
-Va bene. Dissero Alan e Denise in coro, dopodichè si allontanarono.
Fabrizio montò cavallo e partì. La paura gli attanagliava il cuore, cosa poteva essere accaduto a Rosy? Mille pensieri gli affollavano la mente. Improvvisamente però, Fabrizio sentì un cavallo nitrire, e così si fermò. White era lì vicino, Fabrizio si avvicinò, e sconvolto vide Rosy stesa lì accanto al cavallo, inerte.
Fabrizio si avvicinò alla ragazza e cercò di farla risvegliare, ma lei non rispondeva.
-Rosy, Rosy! Svegliati! Non puoi morire! Non posso stare senza di te! Rosy!
Le lacrime cominciarono a rigare il volto di Fabrizio.
Improvvisamente Rosy aprì gli occhi e con voce flebile disse:
-Fabrizio, mi sento debole. Portami alla villa.
-Sì amore mio. Non ti preoccupare. Detto questo, Fabrizio la baciò sulla fronte e si accorse che era bollente, così prese Rosy tra le braccia e l'adagiò sul suo cavallo.
-Vai White. Vai alle stalle. Disse poi rivolgendosi al cavallo.
Quando White si fu allontanato, Fabrizio, montò sul suo cavallo e si avviò alla villa.
-Non preoccuparti amore mio, andrà tutto bene. Disse rivolgendosi a Rosy. Lei rispose con un gemito.
Quando Fabrizio fu arrivato alle stalle, Denise ed Alan erano lì ad aspettarlo.
-Abbiamo visto arrivare White, ma Rosy non c'era! Esclamò Alan preoccupato.
-Cosa le è successo? Gli domandò Denise in tono altrettanto preoccupato.
Fabrizio scese dal suo cavallo e disse:
-L'ho trovata svenuta a terra. Credo abbia la febbre, è bollente. Aiutatemi a prenderla. Portiamola in camera sua.
Alan e Denise si avvicinarono a Fabrizio e lo aiutarono a sorreggere Rosy. Quando furono arrivati nella camera della ragazza, l'adagiarono sul letto.
-Rosy. Mi senti? Le domandò Fabrizio dolcemente.
Rosy non rispose.
-Io l'avevo detto che non stava bene. La vedevo strana da un po’ di tempo. Disse Denise.
-Vedo a chiamare un servo. Disse Alan, dopodichè uscì dalla stanza.
-Rosy, amore mio, rispondi! Esclamò Fabrizio.
Rosy non rispondeva, ed improvvisamente le lacrime cominciarono a rigargli il viso. Denise gli si avvicinò, lo abbracciò e disse:
-Fabrizio non preoccuparti, andrà tutto bene. Rosy si riprenderà.
-Non posso perderla, non riuscirei a vivere senza lei al mio fianco. Disse lui con le lacrime che ancora gli rigavano il viso.
-Non la perderai. Ribattè Denise.
In quello stesso momento entrò Alan in compagnia di Simon, che aveva tra le mani una bacinella d'acqua e alcune garze.
-Il signor Alan mi ha raccontato quello che è successo, credo che dobbiamo provare con le garze bagnate, così la febbre scenderà. Disse Simon poggiando la bacinella e le garze accanto al ragazzo.
-Grazie. Ribattè Fabrizio, dopodichè prese le garze, le impregnò d'acqua e cominciò a bagnarle la fronte.
-Rosy, amore mio, sono qui. Svegliati. Disse Fabrizio dolcemente.
-Avete bisogno d'altro? Domandò Simon.
-No. Rispose Alan. -Solo un'ultima cosa.
-Dica pure. Disse Simon.
-Non dica niente ai signori Benson.
-Sarà fatto. Disse Simon, dopodichè uscì dalla camera.
-Cosa facciamo? Domandò Denise.
-Andate a casa. Mi occuperò io di lei. Rispose Fabrizio.
-Sicuro? Domandò Alan
-Sì. Ribattè Fabrizio. -Andate.
-Ma se tornerà Adam? Domandò Alan.
-Non mi interessa di Adam. Io voglio stare con lei. Rispose Fabrizio. -Voi andate.
-Va bene. Passeremo domani mattina. Disse Denise, dopodichè uscì dalla stanza seguita da Alan.
Appena i due furono usciti dalla stanza, Fabrizio spogliò Rosy, le mise una camicia da notte, e le rimboccò le coperte. Rimase tutto il pomeriggio a vegliare sulla sua amata, e ben presto si fece sera.
Improvvisamente Adam e Cristabhel entrarono nella camera, e appena Adam vide Fabrizio con voce severa disse:
-Cosa ci fai qui?
-Rosy si è sentita male. Rispose lui.
-Cosa le hai fatto? Domandò Adam alterando la voce.
-Niente! Esclamò Fabrizio offeso. -E' svenuta improvvisamente e scotta molto. Credo abbia la febbre.
Cristabhel si avvicinò a Rosy e toccandole la fronte disse:
-Adam, Fabrizio ha ragione, Rosy scotta molto. Le stavi bagnando la fronte con le garze imbevute?
-Sì. Rispose lui.
-Hai fatto bene. Ribattè Cristabhel sorridendo.
-Vattene Fabrizio! Esclamò Adam. -Ci occuperemo noi di nostra figlia.
-No, io non me ne vado. Voglio vegliare su Rosy. Ribattè Fabrizio.
-Io non ti permetterò di stare accanto a Rosy. Voi dovete stare lontani. Le fra poco dovrà sposare Tom, vuoi capirlo! Esclamò Adam alterandosi.
-E' lei che non capisce nulla! Esclamò Fabrizio. -Rosy sta male ed ha bisogno di me!!
-Non è vero!!! Esclamò Adam con voce più alterata.
-Sì che è vero!! Esclamò Fabrizio a sua volta.
-No!!!
-Sì!!!
-No!!!
-Sì!!!
-BASTA!!!! Esclamò Cristabhel.
I due tacquero immediatamente, e così Cristabhel continuò dicendo:
-Ora non è il momento per le vostre litigate. Rosy sta male, ed ha bisogno di tutti noi, ma soprattutto di Fabrizio.
-Cosa? Ma non può rimanere qui! Esclamò Adam.
-Invece sì. Rosy ha bisogno di lui in questo momento. Ribattè Cristabhel.
-Ma… Fece per dire Adam.
-Non obbiettare. Fabrizio rimarrà qui, ed ora andiamo via, Rosy ha bisogno di riposo. Disse Cristabhel.
Adam la guardò severamente, ma poi uscì dalla camera senza dire una parola.
-Veglia su di lei. Disse Cristabhel, dopodichè uscì dalla camera.
Fabrizio si avvicinò a Rosy, l'accarezzò e tra se disse:
-Sì, veglierò su di lei. Per sempre.
-Come hai osato zittirmi davanti a Fabrizio! Esclamò Adam una volta che lui e la moglie furono fuori dalla stanza.
-Rosy aveva bisogno di riposo, ma soprattutto di Fabrizio. Rispose Cristabhel tranquilla.
-Lei non ha bisogno di Fabrizio! Esclamò ancora Adam.
-Ora basta!! Esclamò Cristabhel. -Non ce la faccio più!
-Cosa? Le domandò Adam interdetto.
-Da quando è arrivato Fabrizio sei diventato un'altra persona. Lui è ormai diventato la tua ossessione!!
-Ma ha una storia con Rosy!! Ha fatto l'amore con lei!! Esclamò Adam alterandosi.
Cristabhel sospirò e disse:
-Adam vuoi capire che Rosy con Fabrizio è felice? Non l'ho mai vista così felice e sorridente.
-Vuoi dire che appoggi la storia di nostra figlia con quello sporco stalliere? Domandò Adam con la voce alterata dalla rabbia.
-Adam, Fabrizio non è uno stalliere e tu lo sai. Rispose Cristabhel.
-Appoggi la storia tra nostra figlia e quello sporco stalliere? Ripeté Adam.
-Sì. Rispose seccamente Cristabhel.
-Ma come puoi farlo? Tra poco Rosy dovrà sposare Tom!!
-Io accetto la storia tra Rosy e Fabrizio perché si amano, e perché sono felici insieme. Se Rosy sposerà Tom, sarà infelice. Vuoi condannare tua figlia ad una vita di infelicità?
-Io non voglio che Rosy sia triste. Ribattè Adam.
-Allora accetta la storia tra lei e Fabrizio.
-Mai! Esclamò Adam.
-Perché ce l'hai così tanto con Fabrizio! Esclamò Cristabhel. -Perché è figlio di Samuel?
Adam si zittì improvvisamente, così Cristabhel disse:
-Adam vuoi capire che punire Fabrizio non ti restituirà Vivian? Non puoi vendicarti con Samuel punendo suo figlio. Non lo merita.
-Io non punisco Fabrizio per vendicarmi su Samuel. Disse Adam.
Le lacrime cominciarono a rigare il viso di Cristabhel che disse:
-Non mentire. Tu hai da sempre amato Vivian, e l'ami ancora. Non mi hai mai amato, quando io ti amo più della mia stessa vita. Cristabhel guardò il marito con le lacrime agli occhi, dopodichè si allontanò correndo, lasciando Adam senza parole.

23/11/2006 19:43
 
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giocatore quidditch
Capitolo 12
I giorni passavano, Rosy non si svegliava, e Fabrizio passava tutti i giorni a vegliare su di lei. Quando Cristabhel passava davanti alla camera della figlia e vedeva come Fabrizio la curava, si commuoveva. Nessuno aveva amato Rosy come l'amava Fabrizio. La dolcezza con cui Fabrizio accarezzava Rosy, l'attenzione con cui le bagnava la fronte testimoniavano un amore che Cristhabel non aveva mai ricevuto.
-Come sta Rosy? Domandò Cristabhel a Fabrizio una mattina.
-La febbre sta scendendo, ma non si sveglia. Sto cominciando preoccuparmi. Il dottore cosa ha detto?
-L'ho chiamato. Ha detto che dobbiamo continuare con gli impacchi di acqua fredda.
Fabrizio sospirò.
-L'ami tanto vero? Gli domandò Cristabhel.
-Più della mia stessa vita. Rispose Fabrizio.
-Rosy è una ragazza molto fortunata. Nessuno l'ha mai amata come l'ami tu. E Rosy non ha mai amato nessuno come ama te.
Fabrizio sorrise, e così Cristabhel continuò dicendo:
-Da quando Rosy sta con te, è felice. Non l'ho mai vista sorridere così, non ho mai visto il suo sguardo brillare in quel modo, gli hai cambiato la vita.
-Anche Rosy mi ha cambiato la vita. Dopo quello che mi è successo anni fa, credevo che non avrei mai amato nessun'altra, ma con Rosy ho dovuto ricredermi. Disse Fabrizio sorridendo.
-Vorrei tanto che Adam capisse ciò che lega te e Rosy, e che vi permetterebbe di vedervi. Disse Cristabhel.
-Anche io, ma mi fa piacere che almeno lei ci appoggi.
In quel preciso istante Rosy aprì gli occhi e mormorò:
-Fabrizio…
-Oh Rosy! Ti sei svegliata! Esclamò Cristabhel abbracciando la figlia.
-Madre mi fate male. Disse lei sorridendo.
-Scusa. Sono solo felice di vedere che stai bene. Disse Cristabhel sorridendo, poi guardò la figlia e Fabrizio che si guardavano e così aggiunse:
-Va bene. Vi lascio soli. Detto questo uscì dalla camera chiudendosi la porta alle spalle.
Fabrizio baciò Rosy appassionatamente e disse:
-Oh Rosy! Mi hai davvero fatto prendere un grande spavento! Pensavo che non ti saresti svegliata mai più!
Fabrizio la baciò più volte fino a quando Rosy non disse:
-Fabrizio smettila. Fammi respirare!
-Oh scusa. E' solo che sono troppo felice che tu stia bene! Mi sei mancata tanto!
-Io non ricordo nulla. Cos'è successo? Gli domandò Rosy.
-Ricordi quando siamo andati a cavalcare? Le domandò Fabrizio.
-Sì. Ricordo che siamo usciti dalla stalla, io cavalcavo White, e poi non ricordo più nulla. Rispose Rosy. -Cos'è successo dopo? Domandò poi.
-Io sono stato il primo ad arrivare alla grande quercia, e poi sono arrivati Alan e Denise. Quando non ti ho visto mi sono preoccupato e, mentre Alan e Denise erano venuti qui alla villa nell'eventualità che tu fossi ritornata, io sono andato a cercarti per la valle, ed improvvisamente ho sentito White nitrire, e quando mi sono avvicinato tu eri lì a terra. Svenuta. Dopo ti ho riportato qui ed era da tre giorni che vegliavo su di te.
Le lacrime cominciarono a rigare il viso di Fabrizio, e Rosy preoccupata gli domandò:
-Perché piangi?
-Pensavo di averti perso. Rispose lui tra le lacrime.
Rosy abbracciò forte Fabrizio e disse:
-Tu non mi perderai mai Fabrizio, io e te siamo diventati una sola persona, e niente e nessuno potrà dividerci.
-Non potevo immaginare la mia vita senza di te. Non avrei sopportato di perdere anche te. Disse Fabrizio tra le lacrime.
Rosy prese il viso di Fabrizio tra le mani, gli asciugò le lacrime e disse:
-Tu non mi hai perso, e questo non accadrà mai. Io ti amo troppo per dividermi da te.
-Anche io ti amo. Ribattè Fabrizio sorridendo.
Rosy guardò il suo amato e lo baciò appassionatamente.
-Mi sei mancata tanto, mi sono mancati tanto i tuoi baci. Le sussurrò Fabrizio. -Mi è mancato fare l'amore con te.
Rosy guardò Fabrizio e disse:
-Rimediamo subito. Detto questo lo stese sul letto e cominciò a baciarlo appassionatamente per tutto il corpo.
Fabrizio sentiva l'eccitazione impadronirsi di sé, così strinse le lenzuola per contenersi.
-Oh Dio Rosy! Esclamò.
Rosy lentamente si avvicinò alle labbra del suo amato poi lo baciò appassionatamente. Fabrizio le sfilò la camicia da notte e Rosy rimase nuda.
-Sei bellissima! Esclamò Fabrizio.
Rosy non rispose, ma continuò a baciare Fabrizio appassionatamente, e lo spogliò. Questa volta fu Fabrizio a mettersi su di lei e la fece sua. Nel momento esatto in cui la fece sua, Fabrizio risentì quella sensazione d'amore e di passione che provava ogni volta che faceva l'amore con lei. Rosy abbracciò forte Fabrizio e si contorse sotto il peso del suo corpo. Fabrizio l'accarezzò e disse:
-Ti amo Rosy. Ti amerò fino a quando vivrò.
-Anche io ti amerò per sempre Fabrizio. Ribattè lei sorridendo.
I due furono avvolti nuovamente dall'amore, quell'amore che ormai era divenuto parte delle loro vite.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
-E' stato bellissimo. Disse Rosy con il fiatone, dopo che lei e Fabrizio avevano fatto l'amore.
-E' sempre bello fare l'amore con te. Ribattè lui.
-Dopodomani ci sarà la mia festa di fidanzamento. Disse Rosy senza preavviso.
Fabrizio rimase senza parole. Sapeva che prima o poi quel momento sarebbe arrivato, ma non immaginava che sarebbe arrivato così presto.
-Tu ci sarai, vero? Gli domandò Rosy.
-Non lo so. Rispose lui.
-Come non lo sai! Tu devi esserci! Non potrei farcela senza di te! Esclamò Rosy.
-Ma come faccio? C'è tuo padre, non mi permetterà mai di venire.
-Non pensare a mio padre. Ci sarà sempre mia madre.
-Hai ragione. Verrò. Disse Fabrizio sorridendo.
Rosy lo baciò e disse:
-Grazie amore mio.
-Di niente. Sai che io farei di tutto per te. Ora però e meglio che ci vestiamo. Disse Fabrizio.
I due si vestirono in silenzio, e poi, mano nella mano, uscirono dalla camera. Mentre si avviavano in giardino, Rosy e Fabrizio incontrarono Simon che disse:
-Salve signorina Rosy! Ho visto che vi siete svegliata. Mi fa molto piacere.
-Grazie Simon. Disse Rosy sorridendo.
-Di niente. Rispose lui. -Mi piacerebbe fermarmi a parlare con voi, ma purtroppo devo andare.
-Dove vai così di fretta? Gli domandò Fabrizio.
-Adam cercava anche te. Sono arrivati due nuovi ospiti. Ripose lui.
-Sai chi sono? Gli domandò Fabrizio.
-No. Sono un uomo e una donna. Ma non so chi sono. Rispose Simon. -Ora però è meglio che andiamo, se no Adam si arrabbia.
-Andiamo. Disse Fabrizio, dopodichè seguì Simon in compagnia di Rosy.
Quando i tre furono arrivati in giardino, Simon indicò due persone che stavano parlando con Adam e Cristabhel e disse:
-Quelli sono i nuovi ospiti. Detto questo Simon si allontanò.
Fabrizio guardò nella direzione dove Simon aveva indicato e rimase senza parole. Quelle due persone erano i suoi genitori!
-Cosa c'è? Gli domandò Rosy che si era accorta del suo cambiamento.
-Quelli sono i miei genitori! Esclamò Fabrizio.
-Veramente? Gli domandò incredula Rosy.
-Sì. Rispose Fabrizio.
-Bhè che aspetti! Vai da loro! Esclamò Rosy.
Fabrizio le sorrise e corse dai suoi genitori. Appena gli fu di fronte, abbracciò forte entrambi e disse:
-Cosa ci fate qui?
-Come? Non ricordi? Gli domandò il padre.
-Cosa? Domandò Fabrizio confuso.
Questa volta fu la madre a rispondere dicendo:
-Ti avevamo scritto che ti saremo venuti a trovare.
Fabrizio improvvisamente ricordò, tutti gli eventi dell'ultima settimana, gli avevano fatto dimenticare della lettera.
-Scusate! Ora ricordo! Il fatto è che ho avuto molto da fare e mi ero completamente dimenticato della lettera.
-Non preoccuparti. L'importante è che ora siamo qui. Gli disse la madre accarezzandolo.
-Mi siete mancati tanto. Disse Fabrizio.
Vivian abbracciò il figlio e disse:
-Anche tu ci sei mancato tanto. Tenuta Elgar non è più la stessa senza di te.
I due furono interrotti da Rosy che era appena arrivata e che disse:
-Buongiorno.
-Chi è questa incantevole ragazza? Domandò Samuel.
-E' mia figlia. Rispose freddamente Adam.
-Sei tu Rosy? Finalmente ti incontriamo! Fabrizio ci ha molto parlato di te. Disse Samuel baciando la mano di Rosy.
-Piacere di conoscervi. Ero ansiosa di incontrarvi. Disse Rosy arrossendo leggermente.
-Anche noi eravamo molto ansiosi di conoscere la ragazza che ha rubato il cuore di nostro figlio. Disse Vivian.
-Sì, ma questa ragazza che ha rubato il cuore di vostro figlio, a breve si sposerà. Ribattè Adam.
-Vedo che non hai perso la tua freddezza. Sei rimasto l'uomo cinico di sempre. Disse Samuel.
Cristabhel che si era accorta che la situazione stava degenerando disse:
-Rosy accompagna Samuel e Vivian nella loro camera. Fabrizio porterà i bagagli.
-Va bene madre. Sarà fatto. Disse Rosy, dopodichè si allontanò seguita da Fabrizio e dai suoi genitori.
-Perché mi hai interrotto? Domandò Adam alla moglie una volta che tutti si furono allontanati.
-Perché non volevo che facessi una scenata davanti a nostra figlia, e poi Samuel e Vivian sono sempre nostri ospiti. Rispose Cristabhel.
-Hai sentito cosa ha detto Samuel? Voleva provocarmi. Questa è la verità. Ribattè Adam.
-Vedo che il tuo odio per Samuel è ancora vivido. Lui diceva solo la verità.
-Vuoi dire che dai ragione a Samuel? Fabrizio e Rosy dovrebbero stare insieme? Domandò Adam alterandosi.
-Te l'ho già detto. Io credo che nostra figlia debba stare con Fabrizio. Disse Cristabhel.
-Ma cosa stai dicendo! Esclamò Adam.
-Non vedi come nostra figlia sia felice da quando sta con Fabrizio? Non impedire che il tuo odio ti impedisca di vedere la verità.
-Rosy non è felice con Fabrizio. Non può esserlo!! Esclamò nuovamente Adam.
-Adam. Quando Rosy è nata, tu ti sei ripromesso di non farla mai soffrire. Ora non far sì che l'odio che provi per Samuel ti impedisca di mantenere tale promessa. Disse Cristabhel, dopodichè se ne andò, lasciando Adam spiazzato dalla verità di tali parole. Lui odiava Samuel con tutto sé stesso, ed odiava nello stesso modo il figlio. Cristabhel aveva ragione, Rosy era più felice da quando stava con Fabrizio, ma Adam non avrebbe permesso che quel ragazzo gli avesse portato via la figlia, proprio come il padre gli aveva portato via il suo grande amore.

03/02/2007 19:28
 
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